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Politica venerdì 17 marzo 2017 ore 18:00

Case popolari, la mozione stana furbetti bocciata

Francesco Ferrari in consiglio comunale

Presentata nel 2015 dal consigliere di centrodestra Ferrari, la mozione bocciata con i voti contratti della maggioranza chiedeva maggiori controlli



PIOMBINO — La notizia di qualche giorno fa relativa alle sanzioni della Guardia di Finanzia per le 35 false dichiarazioni prodotti dagli assegnatari di case popolari nella provincia di Livorno e la volontà dell'Amministrazione comunale di Piombino di proseguire e aumentare i controlli per stanare i furbetti ha mosso il consigliere Francesco Ferrari (Fratelli d'Italia-An) ha ricordare alla giunta come già nel 2015 fosse stato chiesto di intraprendere un consistente giro di vite. 

Il problema è già noto da tempo ed i proclami di adesso dovevano essere già messi in atto da anni. - ha detto in una nota Ferrari - Esattamente due anni fa, il 18 marzo 2015, presentai in consiglio comunale una mozione con cui veniva richiesto all’amministrazione comunale di sollecitare le autorità preposte ad effettuare maggiori e più frequenti controlli sul reale stato economico degli assegnatari degli alloggi di edilizia pubblica, nonché di effettuare, anche negli anni successivi all’assegnazione dell’alloggio, verifiche puntuali sulla concreta ed attuale sussistenza, in capo alle famiglie assegnatarie, dei requisiti per l’assegnazione medesima". 

Ma la mozione nella quale si chiedeva di sollecitare le autorità preposte al controllo, rivedere i criteri per verificare la reale situazione degli assegnatari ed effettuare verifiche puntuali post assegnazione, non è stata approvata per voto contrario di Pd, Spirito Libero e Sinistra per Piombino.

"Il problema, oggi come allora, non è solamente quello delle autocertificazioni false di colui che indica ad esempio un reddito annuo minore di quello realmente dichiarato, ma anche quello più profondo e radicato di coloro che dichiarano un reddito minimo o nullo, avendo però un tenore di vita che dimostra il contrario. - ha chiarito il consigliere di centrodestra - Era proprio per arginare questi problemi che proposi la suddetta mozione; mi sembrava doveroso evitare che alcuni usufruissero di una casa popolare pur non avendone i requisiti, sottraendo così quell’importante aiuto sociale a chi davvero ne aveva bisogno".

Oggi l'assessore Margherita Di Giorni ha annunciato maggiori controlli (leggi l'articolo correlato). "L’amministrazione ha dichiarato che farà ciò che due anni fa le fu proposto ma che non volle fare: - e chiosa - queste le contraddizioni di chi ci amministra, che antepone agli interessi della cittadinanza i preconcetti politici".


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