C’era una volta il cinema sotto le stelle

PIOMBINO — C’era una volta il cinema sotto le stelle. C’era una volta, ma da qualche parte c’è ancora. Non a Piombino, però. E non comprendo il motivo. Certo, il cinema fa pensare, ragionare su certe scelte, muove i neuroni e la materia cerebrale. Non fa comodo al potere, anche se spesso lo usa per scopi poco nobili come la propaganda. A Piombino il cinema estivo faceva parte della tradizione, un po’ come la Sagra del Pesce, Cicciolo e il Carnevale, la Festa dell’Unità in piazza Dante o al Parco Otto Marzo. Ricordo che un tempo facevano cinema dentro al Rivellino ed era una gioia passare le sere d’estate nel nostro monumento più importante, nel bastione di Porta a Terra che spinge lo sguardo verso le strade tortuose della città vecchia. Era un po’ come a Grosseto che fanno cinema estivo nel Cassero Senese, o a Pisa nei Giardini Scotto, anche se nella città del conte Ugolino cinema all’aperto è come dire pane in tavola, ché lo trovi ovunque ci sia uno spiazzo erboso, una sorta di cortile. Livorno idem, non se lo fa mancare, sia all’Ardenza che nelle arene stile drive-in vicino al mare. San Vincenzo e Castagneto mica son da meno, Follonica lo mette in piedi tra i pini di Magona, Castiglion della Pescaia in piazzetta, Venturina in fiera mostra, Sassetta nel centro storico sotto le antiche mura (ci sarò anch’io a presentare Il fantasma di Alessandro Appiani, il 21 di luglio, insieme al regista Stefano Simone), per finire con Ravi e il cinema in miniera.

A Piombino il cinema all’aperto ha tenuto banco per tanto tempo, secondo alcuni troppo, adesso pare che non sia più un’esigenza. Ricordo che in passato il cinema fu spostato nel piazzale chiamato Orto del detenuto, nel bel mezzo del Castello, quindi all’Asilo Pro Patria (cosa ci fanno, adesso?), infine in Cittadella, dove anche adesso hanno costruito un grande palco, ma per fare altro, di sicuro non il cinema.

Quant’erano belle le fresche serate in un cinema estivo, sotto il lieve maestrale o accompagnati da un refolo di ponente! Quant’erano belle e perdute… Adesso pare che non ci sia un luogo dove poter issare un telone, accendere un proiettore (basta un computer portatile) e passare pellicole (file mp3, niente di più facile da gestire). Peccato perché ci perde la cultura, non solo la tradizione, ché cinema e letteratura son le sole cose di cui potersi vantare alla resa dei conti di un progetto culturale. Festival della Poesia al Rivellino. Festival della Musica in Cittadella. Venti Eventi al Piazzale d’alaggio. Dicono che bisogna cambiare e pensare in grande. Non dobbiamo guardare al passato ma pensare al futuro. Ma un futuro senza cinema non è mica un bel futuro.

Il Metropolitan è rimasto senza condizionatore, nonostante la stagione cinematografica vada avanti anche d’estate, deve fermarsi e chiudere i battenti sin quando la temperatura non permetterà di riaprire. Che fare, allora? Visto che la mancanza è tutta piombinese, mettere in moto l’auto in cerca del più vicino cinema sotto le stelle, pensando che non esiste modo migliore per passare una sera d’estate che vedere l’ultimo film in cartellone.

---

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI