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Attualità venerdì 24 marzo 2023 ore 14:55

“Incendio e nuvole di polveri non sono fatalità”

Dal Coordinamento Art. 1 - Camping Cig la lente sulle demolizioni nell’area dismessa delle acciaierie di Piombino



PIOMBINO — “Dopo le nuvole di polveri che continuano ad invadere la città, originate dai lavori di demolizione degli impianti dismessi delle acciaierie, il 21 Marzo si è verificato un grave incendio. Utilizziamo volutamente l'aggettivo grave perché a prendere fuoco sono state le dismesse maniche filtranti dell'ex impianto abbattimento fumi della cokeria”.

Lo hanno ribadito dal Coordinamento Art. 1 - Camping Cig dopo l’incendio avvenuto nei giorni scorsi nell’area delle demolizioni e la conseguente colonna di fumo nero che si è innalzata, temendo la pericolosità di cosa sia andato a fuoco.

Tutti si giustificano dicendo che ognuno compie il proprio dovere. Se così fosse i ripetuti episodi di inquinamento dell'aria non si sarebbero dovuti verificare. Tali filtri altamente infiammabili sono certamente un rifiuto pericoloso: dove erano stati posizionati in vista del loro costoso smaltimento? Era una zona adatta a tale scopo? Da quanto vi stazionavano? Perché nei pressi si svolgevano dei lavori di taglio al cannello? Siamo sicuri che le ditte che hanno comprato gli impianti da demolire abbiamo fatto guadagnare a Jsw il massimo possibile ed altrettanto vogliono fare loro rivendendo i rottami recuperati. Ma nel fare questo sembra che non lavorino con la dovuta attenzione per tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini”, hanno commentato.

“L'incendio e le nuvole di polveri non sono una fatalità inevitabile! Certamente le ditte impegnate in questo compito hanno la capacità di individuare le migliori tecniche ed accorgimenti per evitare tutti gli episodi che si sono verificati fino ad oggi. Perché non le hanno adottate? - si sono domandato - Sembra che Jsw se ne lava le mani ma i sindacati, il sindaco, l'Arpat, l'Asl devono prevenire il ripetersi di tali episodi dando indicazioni più stringenti su come condurre le demolizioni e obbligando le ditte a seguire le migliori tecniche previste per tali operazioni. Se infine vi sono state negligenze chi le ha condotte deve pagare”.

“Da anni ripetiamo a tutti che non possiamo lasciare in mano a Jsw il nostro stabilimento, lo sta portando alla chiusura mettendo a rischio l'incolumità di chi vi lavora e la salute dei cittadini, il piano industriale che segue è uno solo spremere come un limone quello che è presente e non fare nessun investimento per dare un futuro ai lavoratori. Fra poco inizieranno i lavori di demolizione dei convertitori e della vecchia cokeria lasceremo che continuino a fare come hanno fatto fino ad oggi? Da ultimo smonteranno l'altoforno, ma non doveva essere tale impianto lasciato a ricordo della nostra storia, un reperto su cui puntare anche come attrattiva turistica?”, hanno concluso dal Camping Cig.


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