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Politica mercoledì 24 marzo 2021 ore 13:13

Erosione, "informazioni inesatte e mancanti"

Riccardo Gelichi

L'ex assessore Gelichi (Ascolta Piombino) riprende il vicesindaco in merito alle recenti dichiarazioni sui progetti contro l'erosione costiera



PIOMBINO — In merito al tavolo avviato dal Comune di Piombino con tutti i soggetti interessati sull’erosione costiera, il portavoce di Ascolta Piombino Riccardo Gelichi solleva delle “perplessità dovute alle informazioni riportate in parte inesatte e in parte mancanti; il solito potpourri mediatico”. 

“Intanto le progettazioni inerenti l’erosione costiera e i relativi finanziamenti competono alla Regione Toscana e l’assessore Parodi potrebbe consultare i relativi documenti operativi. - ha commentato Gelichi - Altra cosa singolare è che la competenza di questi argomenti sarebbe dei Lavori Pubblici, ma probabilmente abbiamo un vice sindaco tutto fare, andrà bene così. I progetti ci sarebbero e già finanziati, probabilmente Parodi era distratto ma furono comunicati proprio da quest’amministrazione nel Novembre del 2019”.

“Il progetto preliminare di Torre Mozza è suddiviso in due lotti per un costo complessivo di quasi 4 milioni di euro. - ha ricordato l’esponente di Ascolta Piombino ed ex assessore ai Lavori Pubblici - L’intervento prevede il ripascimento della spiaggia con 30mila metri cubi di sabbia proveniente dalla foce del Cornia, un’operazione di sistemazione dell’area dunale e la chiusura dei varchi della beach rock in modo da proteggere la spiaggia dalle mareggiate. Il secondo lotto prevede anche l’installazione di una barriera soffolta che rallenti la corrente. Il secondo intervento inerente al golfo di Baratti prevede l’installazione di barriere sommerse che chiudono i canali che ora regolano la corrente in uscita dal golfo migliorando la sedimentazione della sabbia. Per questo, sarà realizzato un pennello rifornitore di sabbia che, sfruttando la stessa corrente, la distribuirà in tutto il golfo. Per l’operazione, saranno impiegati circa diecimila metri cubi di sabbia proveniente da alcune cave nel grossetano, unica compatibile con la particolare composizione della sabbia originale di Baratti, per un costo complessivo di un milione e 600mila euro. Per le sabbie prodotte dallo scavo dei fondali della Chiusa, anche in questo caso si tratta d’ipotesi, perché non abbiamo ancora i campionamenti delle sabbie e le relative autorizzazioni ambientali”.

Come spiegato da Gelichi, "i progetti sono rispettivamente del genio civile di Grosseto per la Costa Est e di quello di Livorno per Baratti, il Comune acquisisce ed entra in causa nelle fasi operative; Parodi nel suo comunicato parla di tavoli di progettazione ma non si capisce chi sono gli interlocutori, soprattutto non si capisce se questi progetti già finanziati, sono ancora cogenti o si pensa di ripartire da capo. - hanno concluso - Sarebbe opportuno precisare meglio le notizie quando si comunicano ai cittadini, giusto per ricordare quella trasparenza tanto sbandierata nella campagna elettorale mai terminata".


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