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Sport giovedì 06 aprile 2023 ore 14:44

Febbre spareggio, parlano le voci del passato

Piombino - Juventus, una foto d’epoca

Piombino - Atletico Etruria si giocherà sabato 8 aprile al Magona, ore 15,30. Il punto con Gordiano Lupi



PIOMBINO — Sale la febbre spareggio nell’ambiente nerazzurro. Piombino - Atletico Etruria si giocherà sabato 8 aprile al Magona, ore 15.30, dopo che in campionato abbiamo registrato una vittoria per parte. Questa volta al Piombino basterebbe anche un pareggio, ma al termine di 120 minuti, dopo i supplementari, perché quintultima in classifica, contro il penultimo posto degli ospiti. Sarà importante vedere un grande pubblico al Magona, per sostenere i nostri colori!

Per l’occasione siamo andati a cercare alcuni protagonisti del passato per farci rilasciare qualche dichiarazione, che sia anche un semplice augurio, un in bocca al lupo, un ricordo. 

Marcello Cardinali, portiere saracinesca degli anni Settanta: “Spero che vengano impiegati più piombinesi che sentono maggiormente il senso di appartenenza alla maglia nerazzurra. Calciatori come Paini, Barchi, Talocchini, Papa, che già hanno dato molto nel corso del campionato. Poi sarà importante mantenere i nervi saldi e pensare soltanto al risultato”.

Lelio Saviozzi, battitore libero davanti a Cardinali, nel solito straordinario periodo storico: “Mi riallaccio al tuo appello per far sentire il calore del pubblico piombinese per dare una spinta ai nostri giocatori e mi voglio congratulare con gli Juniores per quello che stanno facendo. I miei ricordi piombinesi sono tutti positivi, dai compagni di squadra con i quali avevamo formato una famiglia, ai dirigenti eccezionali, per finire con il pubblico, sempre numeroso sia in casa che fuori, con Alfio Callai organizzatore di trasferte uniche. La salvezza del mio primo anno a Piombino (1974-75) la porto dentro come se avessi vinto una Champion, con capitan Luciano Bianchi trascinatore di gran classe. Un grande abbraccio da Pontedera e forza Piombino!”

Fabrizio Chelotti, difensore di ferro di quello stesso Piombino: “Sono fermamente convinto che i ragazzi del Piombino faranno una grande prestazione e riusciranno a raggiungere l’obiettivo della salvezza. Importante sarà mettere in campo impegno, determinazione e consapevolezza di indossare una maglia gloriosa. Mi ricordo la partita di ritorno con il Pontedera (stagione 1974-75), giocata da noi ragazzi di allora, in un campo pieno di acqua e fango, vinta per uno a zero … e fu salvezza”.

Aldo Di Pietro, grande attaccante di fine anni Settanta, da San Severo in provincia di Foggia: “Sono sicuro della vittoria, perché Piombino merita la categoria. Per l’occasione faccio un caloroso in bocca al lupo a tutti. Forza Piombino, un grande abbraccio di cuore!”

Luca Granucci, attaccante dei tempi belli e di tante vittorie anni Ottanta - Novanta: “Sabato sarò presente al Magona a tifare per il mio Piombino in questa importante partita per la permanenza in Promozione. Chi ha giocato per questi colori sa cosa si prova quando sali gli ultimi scalini del sottopassaggio e so che i ragazzi daranno tutto per riuscire a portare il risultato dalla loro parte. Regalate alla città questa gioia!”.

Stefano Tamburini, giornalista che ha mosso i primi passi come cronista scrivendo di calcio dalla tribuna del Magona: “Anche se il glorioso Magona è ridotto davvero male ed è stato fatto di tutto e di più per renderlo molto simile al fantasma di quel che è stato, i colori sono sempre quelli. In bocca al lupo ai ragazzi che vanno in campo con quelle maglie che rappresentano la storia gloriosa del calcio nerazzurro. Alé Piombino!”

Giovanni Del Pia, ex telecronista di Rete Toscana Sudanni Ottanta: “Lo spareggio mi fa venire a mente il Campionato 1981/82 quando il Piombino riuscì ad andare in serie D e la penultima partita la giocammo a Castelfranco di Sotto contro il Tuttocalzature. Pareggiammo zero a zero e fu promozione. Tre pullman carichi di piombinesi invasero la cittadina pontederese, facendo un tifo da urlo con una gioia incontenibile. Fu l’ultima stagione in campo del grande Luciano Bianchi, un giocatore di categoria superiore capace di fare gol anche alla Juventus. Ricordo ancora la grande festa in piazza Verdi, imponente e indimenticabile, come se avesse vinto la Nazionale. Spero che sia di buon auspicio. Forza Piombino!”

Davide Anselmi, consigliere comunale, ex arbitro, osservatore arbitrale e dirigente federale, non può rilasciare interviste di carattere calcistico, dice solo che il risultato sportivo sarà deciso dal campo e ritiene che la città abbia bisogno di una squadra che disputi un campionato importante come la Promozione. Pure da lui arriva un caloroso in bocca al lupo ai ragazzi del Piombino.

Riccardo Pucini, Presidente degli arbitri di Piombino, sarà a vedere la partita da spettatore, anche lui non può esprimersi nel merito, ma si augura che sia una gara bella e corretta, magari con esito felice per i piombinesi.

Massimo Gherardi, giornalista, ex arbitro di serie D, dirigente federale e direttore generale del Donoratico: “Lo spareggio di sabato prossimo al Magona è il sintomo di una realtà calcistica in continuo declino che purtroppo non trova la giusta chiave per riportare il pallone al centro della comunità. Poco interesse in città, impianti obsoleti e una crisi che attanaglia da anni il territorio, non aiutano i potenziali investitori lasciando da solo il Presidente Spagnesi che ovviamente fa quello che può. Sabato la squadra dovrà dare il massimo per evitare un’ulteriore umiliazione alla città. Non sarà facile, perché, al di là dei valori in campo, in una partita secca prevalgono quasi sempre carattere, fortuna e capacità di sfruttare al massimo i singoli episodi. Da ex Presidente degli arbitri auspico che la direzione di gara venga affidata a un fischietto esperto e preparato, da dirigente sportivo spero che vinca il migliore, da piombinese, infine, sarei stracontento se a farlo fossero i nerazzurri”.

Ennio Della Schiava, ex arbitro di serie D, ex dirigente del Piombino anni Ottanta: “Si tratta di uno spareggio molto importante per rimanere in Promozione, occorre un grosso impegno da parte dei giovani calciatori, Inoltre serve un caloroso incitamento da parte del pubblico, speriamo numeroso. Non è facile riavvicinare gli sportivi. Occorre che il Comune intervenga per poter sistemare gli impianti sportivi, in particolare il glorioso stadio Magona. Non mi resta che dire Forza Piombino!”.

Mario Rosselli, ex calciatore nerazzurro nella stagione 1961-62, ex commentatore sportivo di Rete Toscana Sud, da Manfredonia ci dice: “Ho giocato nel Piombino nella sfortunata stagione 1961-62, in serie D, con me c’era gente del valore di Sonetti, Guarguaglini, Battistini, Costanzo (il calciatore divorato da uno squalo), Pierozzi, Mochi, il massaggiatore Poffare … eravamo un bel gruppo ma non fummo fortunati, retrocedemmo, e giocai solo sette partite per colpa di un brutto infortunio. Venivo da Andria (serie D), prima avevo giocato a Venturina e nel Manfredonia, terminai la carriera tra Massetana e Follonica. Il mio cuore è sempre stato nerazzurro, anche se vivo da tempo a Manfredonia, mi auguro che il Piombino prevalga in questo spareggio e che conservi la Promozione, anche se il calcio è imprevedibile”.

Fabrizio Burzagli, tifoso che segue il Piombino da lontano: “Da ragazzo non mi perdevo una partita del vecchio Piombino, ora che vivo lontano seguo la squadra leggendo i giornali. Da molti anni la squadra galleggia in campionati che non si addicono al nostro passato, tuttavia quest’anno ho notato un sussulto di passione, almeno nei cronisti, dovuto magari ad una nuova gestione societaria e ad una valorizzazione dei giovani in prima squadra, consolidata dall’ottimo campionato della Juniores. Siamo rimasti a lungo al centro della classifica e speravo che non fossimo costretti ad uno spareggio dentro fuori per evitare la retrocessione. Mi auguro che sabato l’allenatore ed i giocatori tirino fuori orgoglio e determinazione, armi fondamentali in questi campionati più della tecnica e della tattica; il mantenimento della categoria è un passo indispensabile per infondere alla società forza e serenità nel tentativo di riportare la squadra ai livelli che almeno noi tifosi storici ci aspettiamo. In bocca al lupo!”.

Gordiano Lupi: Ci metto anche la mia voce, nel finale, come un’eco che proviene dal passato, perché la mia passiona calcistica è nata proprio al Magona, nel 1969, dopo aver visto una partita del Piombino in serie D, insieme a mio padre, una sconfitta subita dal Quarrata per due reti a zero. Ho giocato a calcio con scarsi risultati, ho fatto l’arbitro con esisti migliori, ma non ho mai smesso di seguire il mio Piombino, che fosse in Serie D, Eccellenza, Promozione, anche più in basso, perché è la sola squadra per la quale potevo fare il tifo, la sola che non avrei mai potuto arbitrare: la squadra della mia città. E anche sabato sarò su quei gradoni bassi e stretti del mitico Magona, per me lo stadio più bello del mondo, a gridare Forza Piombino!


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