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Attualità lunedì 10 febbraio 2020 ore 09:20
Un giorno per ricordare l'esodo giuliano dalmata
Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004, mira a conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell'esodo
PIOMBINO — Il 10 Febbraio è il Giorno del Ricordo, una giornata istituita nel 2004 con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, Zara e gran parte del Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell'Italia.
A Piombino giovedì 13 febbraio alle ore 16 il Comune ha organizzato, insieme a Istoreco Livorno, un incontro all'Archivio storico cittadino dal titolo Partenze e approdi: l'Alto Adriatico e l'esodo giuliano/dalmata.
L’incontro sarà introdotto da Catia Sonetti, direttrice di Istoreco Livorno, a cui seguiranno gli interventi del sindaco Francesco Ferrari, di Enrico Miletto, docente dell'Università di Torino e ricercatore presso l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti, e di Sergio Pasquali dell’associazione nazionale Venezia Giulia Dalmazia provincia di Livorno.
Il Comune di Suvereto ha riportato sulla pagina Facebook istituzionale le parole del presidente Mattarella: "Alle vittime di quella persecuzione, ai profughi, ai loro discendenti, rivolgo un pensiero commosso e partecipe. La loro angoscia e le loro sofferenze non dovranno essere mai dimenticate. Esse restano un monito perenne contro le ideologie e i regimi totalitari che, in nome della superiorità dello Stato, del partito o di un presunto e malinteso ideale, opprimono i cittadini, schiacciano le minoranze e negano i diritti fondamentali della persona. E ci rafforzano nei nostri propositi di difendere e rafforzare gli istituti della democrazia e di promuovere la pace e la collaborazione internazionale, che si fondano sul dialogo tra gli Stati e l’amicizia tra i popoli".
Parole ricordate anche attraverso i canali social del Comune di San Vincenzo.
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