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Lavoro lunedì 07 ottobre 2024 ore 17:57
Liberty Magona, "urge un cambio di gestione"
Si è tenuto un incontro sulla situazione con il Mimit e le organizzazioni sindacali per fare il punto sulla situazione della società
PIOMBINO — Si è svolto oggi pomeriggio un incontro in presenza e videoconferenza convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy avente ad oggetto la società Liberty Magona S.r.l. con le Organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm.
La riunione è stata presieduta dal dirigente della Div. VIII Politiche per la risoluzione delle crisi di impresa, Mattia Losego.
Presenti all’incontro la Regione Toscana ed il Comune di Piombino. Presente per la Uilm Nazionale Guglielmo Gambardella, per la Uilm Livorno Fusco Lorenzo e le Rsu Uilm della Liberty Magona Claudio Bartolommei e Riccardo Toncelli.
Come riferisce la Uilm in una nota, "per l’azienda il Dott. Lino Iallorenzi ha illustrato, dopo l’ultimo incontro dello scorso 11 Luglio, lo stato attuale della situazione, ribadendo la difficoltà a reperire coils e gli eccessivi costi energetici rispetto ai concorrenti italiani ed europei.
Intorno alla seconda metà di Settembre è stato fatto un passaggio dell’azienda con il MiMit per aggiornare il Governo sullo stato della situazione ed il Ministero ha incontrato l’Advisor americano che sta seguendo la possibile operazione di acquisizione. Siamo partiti da 50 primi approcci generali ed oggi siamo arrivati a 16 interessamenti, con cui é stato firmato un patto di riservatezza ed é iniziato un percorso di approfondimento affinché si possa arrivare ad un’offerta d’acquisto vera e propria, per iniziare entro fine Ottobre un Data Room (singolo o complessivo) e le visite in stabilimento".
"Ad oggi tra gli interessati non risultano gruppi italiani, ma solo aziende europee e non solo, alcune di queste sono aziende siderurgiche mentre altre sono fondi finanziari. - prosegue la Uilm - La maggior parte degli interessi riguardano soltanto il sito Magona, mentre solo un paio di offerte riguardano l’intero pacchetto che Liberty ha messo sul mercato (Dudelange e Liegi)"
La Uilm spiega che "ha fatto presente, dato le prime difficoltà di liquidità che stanno emergendo, l’urgenza di arrivare ad un cambio di gestione per evitare di rischiare di perdere clienti e mercato, visto che già nell’indotto stanno emergendo le prime gravi sofferenze che recentemente hanno portato a sei licenziamenti".
"Chiediamo come Uilm - prosegue il sindacato - un intervento del governo diretto per facilitare l’arrivo di coils dall’Ex Ilva di Taranto, visto che anche le loro difficoltà stanno ritardando l’arrivo e la fornitura delle navi di semi prodotto, e riteniamo necessario che il prossimo interlocutore possa essere supportato con tutti gli strumenti adeguati per il rilancio dello stabilimento piombinese. Le previsioni del mercato dell’acciaio per il 2025 sono di un anno di ripresa che può vedere accrescere gli ordinativi; il progetto Metinvest di venire a produrre acciai piani a Piombino può essere una ulteriore futura opportunità ma, visto che i tempi non coincidono, servirà trovare in vita il sito e serviranno investimenti per poter garantire la totale occupazione".
"Il Ministero, nella figura del Dirigente Mattia Losego, nelle sue conclusioni ci ha tenuto ad indicare il proprio grado di attenzione e quanto considera importante il futuro dello storico sito piombinese. Il tentativo del MiMit è di provare a condizionare il processo di vendita, anche se siamo in una fase iniziale, e si è dichiarato disponibile nella fase successiva, in cui si dovrà strutturare il piano industriale dell’acquirente, di supportarlo al massimo come Governo, con strumenti normativi e finanziari adeguati..Il Ministero dichiara che gestirà con le Organizzazioni sindacali tutte le informazioni, quindi ai primi di Novembre il MiMit incontrerà nuovamente l’Advisor ed a valle di tale incontro sarà nuovamente riconvocato il tavolo per la Liberty Magona.
Domani alle ore 14 si terrà l’assemblea unitaria in stabilimento con tutti i lavoratori per confrontarsi sulle notizie emerse nell’incontro odierno", conclude Uilm.
“E’ essenziale condividere per tempo ogni informazione utile anche per poter accompagnare il processo di vendita della Liberty Magona a Piombino; istituzioni e sindacati, per poter mettere in campo tutti gli sforzi utili alla salvaguardia dei posti di lavoro e al rilancio del sito produttivo, non si devono trovare dinanzi al fatto compiuto. Potremmo accompagnare il processo con eventuali strumenti pubblici sia per tutelare il lavoro, incluso l’indotto, sia per sostenere il nuovo piano di impresa”.
E’ quanto afferma Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, che oggi ha seguito il tavolo convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla situazione della società Liberty Magona srl. Presente, oltre all’azienda e le sigle sindacali, anche il Comune di Piombino.
La questione dell’acciaio - per il 2025 si prevede un anno di ripresa con aumento degli ordinativi – e quindi il futuro della produzione a Piombino rimangono pesantemente condizionate dalla siderurgia italiana.
“La vicenda Magona deve essere iscritta nell'ambito di un disegno più ampio e generale – continua Fabiani - è necessario intervenire su Acciaierie d'Italia visto che al momento il problema principale di Magona non è la mancanza di mercato ma le difficoltà di approvvigionamento proprio da Taranto”.
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