Liceo classico, niente da fare per salvare l’anno

PIOMBINO — Si è svolta la Commissione consiliare a Palazzo Appiani tutta a tema scolastico. Al centro la questione dello stop al liceo classico a Piombino.

Erano presenti la Presidente della Provincia Sandra Scarpellini, il Vice Pietro Caruso, due funzionari dell'ufficio scolastico (ex provveditorato) in vece del Dirigente Andrea Simonetti.

“Sul Liceo Classico da dire che per l'ennesima volta, la terza, il Dirigente Simonetti non ha ritenuto di presenziare. - ha commentato Davide Anselmi consigliere comunale di Forza Italia - Tre convocazioni a due commissioni e a un consiglio comunale, una nessun rappresentante pervenuto, una tramite una relazione tramite una mail, questa mattina con due funzionarie con nessuna autonomia operativa. Questo la dice lunga sul rispetto istituzionale che viene dimostrato alla città di Piombino e alle sue giuste lamentele. Forse la quarta convocazione avremo il piacere, chissà”.

“Entrando nel merito ho fatto una proposta concreta sul Classico per salvare i 12 ragazzi che perdono l'indirizzo. - ha spiegato Anselmi - Spostarli sul liceo Carducci fin da subito, dato che lì tecnicamente esistono le condizioni di numeri, imposti dalle circolari, per poter dare vita a una classe articolata. Nulla da fare, le funzionarie, definitesi ‘mere esecutrici di disposizioni e norme’, non possono farlo, nonostante l'anno prossimo ci sia la volontà espressa da Ufficio scolastico e scuole superiori di riattivare il Classico al Carducci”.

Tutto, quindi, sarebbe rimandato all’anno prossimo, ma intanto i 12 ragazzi che avrebbero scelto di frequentare il classico a Piombino non potranno.

Altro argomento affrontata in Commissione: la manutenzione dei plessi scolastici.

“Devo dire che la Presidente della Provincia ha portato lo stato dell'arte e grazie ai Fondi Pnrr i lavori più urgenti sono vicini a vedere il cantiere. Rifacimento infissi, coperture tetto per le infiltrazioni d'acqua, facciate ed altro.
Dopo tanto qualche risposta concreta arriva, anche se sulla sistemazione della palestra Ipsia vi sono ritardi, ma gli stanziamenti ci sono, i progetti pure e pertanto un cauto ottimismo c'è.
Altra problematica la sistemazione di 60 ragazzi a settembre al Professionale che sempre l'ufficio scolastico impone in due classi terze da 30, con ovvie ripercussioni sulla didattica, oltre il numero importante c'è la presenza di ben 11 ragazzi con disabilità certificate. Anche qua la logica direbbe di formare tre classi da 20 per evitare il sovraffollamento ma niente, da parte dell’ufficio scolastico l'applicazione pedissequa di norme non transige. Però non ci sono gli spazi e le classi di tale capienza sono da inventare con soluzioni tampone”.

“Insomma - ha concluso Anselmi - quando alcune istituzioni si chiudono nei palazzi, in questo caso l'ufficio scolastico provinciale, e non vengono a tastare con mano le criticità di un territorio, di una città, non vi sarà mai la volontà di risolvere i problemi con soddisfazione di tutti, non soltanto di una sciocca circolare ministeriale”, ha concluso il consigliere di Forza Italia. 

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