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Lotta alla pari in campo, vincono le difese

La partita Cuoiopelli - Piombino finisce 0 a 0. Il commento di Gordiano Lupi. Foto di Dargys Ciberio



PIOMBINO — Sfida d’altri tempi - serie D e Promozione storica - che si rinnova per demerito della Cuoiopelli fresca retrocessa dopo un campionato fallimentare. Il Piombino già ci aveva pensato alcuni anni fa, fissando l’appuntamento per oggi al Libero Masini, bello come sempre, stadio da Serie C, tribuna coperta, posti laterali scoperti e gradinata, oltre a un manto erboso resistente. Gherardini e Masulloschierano una sorta di 4-3-2-1 abbastanza prudente con Ceban tra i pali; Cecchini e Quarta terzini; Polese e Fatticcioni centrali; Razzauti mediano di spinta; Biondi e Paggini cursori di centrocampo; Mattia Pallini ala destra; Lepri ala sinistra; Calabrese centravanti. Non sembra una cattiva idea optare per lo schema con due ali che corrono sulle fasce e portano palloni al centro per Calabrese, infatti i primi minuti mostrano un buon Piombino, attivo e rapido, che libera per il tiro Paggini, dopo un cross di Lepri sporcato da Pallini. La Cuoiopelli si fa viva con Pini che tira in porta di piede (13’) e di testa (14’) - deviando un calcio di punizione - ma non centra il bersaglio. L’occasione migliore del primo tempo è per i biancorossi di casa (30’) con il bravo Coluccia che centra in pieno la traversa. Per tutta la prima frazione di gioco la pressione della Cuoiopelli è notevole, al 33’ un cross dell’ottimo Demi libera ancora Coluccia per il tiro, ma la conclusione è alta sulla traversa. Rivediamo il Piombino dalle parti di Bulleri solo al 34’ con un tiro di Calabrese dalla media distanza, sporcato da un tocco difensivo e parato dal portiere locale senza difficoltà. Al 37’ l’episodio contestato dai padroni di casa per un gol annullato a Ndiaye, pescato in posizione di fuori gioco dall’assistente, ma ci sentiamo di avvalorare l’operato dell’arbitro che annulla la rete. Finisce il primo tempo con un risultato di 0 a 0 che soddisfa più il Piombino che la Cuoiopelli per la mole di gioco e le occasioni create, soprattutto perché il centrocampo è stato dominato dagli uomini di Pertici. Comincia il secondo tempo con il Piombino che pare trasformato e preme sull’acceleratore per chiudere la partita, approfittando di un leggero calo da parte della squadra di casa. Ricordiamo un tiro di Demi che finisce alto (2’), quindi dieci minuti di pressione nerazzurra che non portano frutti, se non una manovra di costante aggressione alla porta difesa da Bulleri. Arrivano i primi cambi per la Cuoiopelli: entrano Bindi (13’) e Pacifico (16’), escono Morana e Tafi. Gherardini e Masullo fanno entrare Pirone per avvicendare un volitivo Calabrese (17’). Continua la pressione del Piombino ma il risultato è soltanto un tiro di Paggini che finisce alto (21’). La Cuoiopelli siscuote dal torpore e riprende a macinare gioco a centrocampo, su un rapido capovolgimento di fronte un tiro cross di Ndiaye (tra i più in forma della sua squadra) viene miracolosamente deviato in angolo da Ceban. La panchina nerazzurra decide che è il momento di inserire forze fresche, al 24’ avvicenda Quarta (affaticato) con Barchi sulla fascia difensiva sinistra e al 27’ Lepri (stanco) con Milano sulla fascia sinistra d’attacco, ma la disposizione tattica non cambia. Purtroppo Milano commette una leggerezza, dopo tre minuti si fa espellere dal modesto arbitro per un’evitabile reazione che un giocatore della sua esperienza non dovrebbe compiere. Tutta la squadra ne risente, perché giocare in dieci contro una Cuoiopelli in buona forma non è per niente facile. Al 31’ Benericetti rileva uno stanco Coluccia, che ha giocato bene, ma non ha una condizione di forma perfetta. Gherardini e Masullo, vista la situazione deficitaria che si è venuta a creare, pensano a contenere l’avversario e al 36’ giocano la carta Pataraal posto di Razzauti (tra l’altro ammonito). Nonostante questo un minuto dopo Pirone si mette in luce con una stupenda mezza rovesciata (su cross di Barchi) che finisce fuori di poco. La tecnica individuale del giocatore non si discute - è quasi un allenatore in campo - anche se, purtroppo, non ha ancora segnato una rete dall’inizio del campionato. I minuti finali sono tutti della Cuoiopelli che va al tiro al 39’ con il solito Ndiaye ma Ceban fa buona guardia. Ultimi cambi: al 42’ Cecchini (infortunato) lascia il posto a Canessa e Magera dà il cambio a Ndiaye. Al 43’ un’azione offensiva della Cuoiopellicrea un pericolo in area di rigore nerazzurra, ma la difesa risolve con qualche affanno. Il pessimo direttore di gara concede ben 5’ di recupero che per i tifosi piombinesi (in buon numero) sono una sofferenza, anche perché al 47’ si verifica una sorta di mischia in area, ben risolta da una parata di Ceban. Pericolo scampato. Al triplice fischio finale la gara termina zero a zero, risultato tutto sommato giusto, di fatto il più probabile quando - come in questo caso - si affrontano due difese molto forti e due attacchi abbastanza sterili. Il Piombino gira la boa del girone d’andata con 24 punti, quarto posto in classifica alla pari con il Barberino - un risultato eccellente -, dietro a Massa Valpiana (27) e Atletico Maremma (29), oltre a un imprendibile Ponsacco (37). E si ripartirà proprio da Ponsacco - trasferta proibitiva - domenica 4 gennaio, senza Razzauti (oggi ammonito, era diffidato) e Milano (squalificato), oltre a Diagne che è all’estero per impegni personali. Forza Piombino!

Tabellino

Cuoiopelli – Piombino 0-0

Cuoiopelli: Bulleri (7), Fogli (7), Liberati (8), Ciardelli(7), Mori (8), Tafi (7) (13’ 2t Pacifico - 7), Morana (7) (16’ 2t Bindi - 7), Pini (7), Coluccia (7) (31’ 2t Benericetti - 6), Demi (8), Ndiaye (8). A disposizione: Abutoaei, Amorusi, Benericetti, Bindi, Di Benedetto, Kapplani, Magera, Pacifico, Tomarchio. All. Pertici (7).

Atletico Piombino: Ceban (7), Cecchini (7) (42’ 2t Canessa - ng), Quarta (7) (24’ 2t Barchi - 7), Razzauti(6) (36’ 2t Patara - ng), Fatticcioni (7), Polese (7), Biondi(6), Paggini (7), Calabrese (7) (17’ 2t Pirone - 7), Mattia Pallini (7), Lepri (6) (27’ 2t Milano - 4). A disposizione: Filippo Pallini, Gentili, Lunghi. All. Gherardini & Masullo (7).

Arbitro: Ambrosin di Carrara (5)

Assistenti: Puvia di Carrara (5) e Perndojaj di Firenze (7)


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