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RIGASSIFICATORE venerdì 18 novembre 2022 ore 17:30

Rigassificatore, quali scenari dopo ricorso al Tar

I comitati del no al rigassificatore hanno incontrato il sindaco Ferrari e l’assessora Bezzini per fare il punto dopo l’annunciato ricorso al Tar



PIOMBINO — Si è svolto l'incontro tra il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, l'assessora all'Ambiente Carla Bezzini e i gruppi e comitati del no al rigassificatore Salute Pubblica, La piazza, Liberi insieme e Gazebo 8 Giugno.

Un incontro che è servito a fare il punto sulle azioni in campo riguardo il rigassificatore nel porto di Piombino e i lavori già iniziati per la sua messa in funzione. 

"Il sindaco ha illustrato gli aspetti principali che saranno oggetto del ricorso che il legale depositerà a breve presso il Tar del Lazio, dando informazioni degli scenari prospettati inerenti la fase cautelare per la quale sono ancora in corso verifiche e approfondimenti con l’avvocato incaricato. Ha illustrato quali motivazioni sono a supporto dell’una o dell’altra scelta. - hanno spiegato Salute Pubblica, La Piazza e Liberi insieme in una nota - Gli scenari possibili, a suo dire, sono i seguenti: chiedere la sospensiva mettendo in evidenza gli aspetti tra i più significativi per tentare di sospendere i lavori, con il dubbio che una causa così complessa possa essere meglio compresa tramite un esame di merito; fare istanza di prelievo con l’obiettivo di accorciare i tempi per il giudizio; non chiedere la sospensiva confidando nella discussione di merito, sede per approfondire le tematiche sollevate".

Per Salute Pubblica, La Piazza e Liberi insieme la richiesta di sospensiva è fondamentale, in quanto "i tempi del Tar, anche nell’ipotesi di un esame nell’ordine di mesi o di un anno, non giovi alla causa in quanto i lavori andrebbero avanti con dispendio di soldi pubblici, come andrebbero avanti trattative e quindi acquiescenza da parte di Enti, compreso il Comune. In questa ipotesi sarebbe meno evidente dimostrare il timore per il pericolo e l’incolumità pubblica se l’Amministrazione non ha sentito il bisogno di tentare di fermare subito i lavori".

Per i rappresentanti del gruppo Gazebo 8 Giugno sul ricorso al Tar e la eventuale richiesta di sospensiva dovranno esprimersi gli esperti, ovvero il legale incaricato dal Comune.

“E’ un'arma a doppio taglio. - ha commentato Mariacristina Biagini del Gazebo 8 Giugno riportando sui social i contenuti dell’incontro - In alternativa alla sospensiva potrebbe essere chiesto il prelievo, cioè quello che io chiamavo il baratto. Serve ad accelerare il processo, con un risultato presumibile a gennaio o febbraio prossimi. Tutti abbiamo fatto osservazioni, anche io, che peraltro sono d'accordo con questa linea, come ho sempre detto e scritto”.

In sindaco ha poi invitato i gruppi a fare le loro osservazioni e seguiranno degli approfondimenti per esempio rispetto a delle contraddizioni che emergono dai pareri degli Enti.


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