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Politica martedì 28 maggio 2019 ore 08:55

Numeri e curiosità del voto a Piombino

Le civiche non hanno brillato, eccezion fatta per Ferrari sindaco che supera anche la Lega. Il Pd è lo zoccolo duro della coalizione pro Tempestini



PIOMBINO — Per la prima volta nella storia politica ci sarà un ballottaggio per la scelta del sindaco di Piombino. E solo questo fatto per il candidato a sindaco Francesco Ferrari della coalizione di centrodestra basta per commentare questo "un risultato storico".

Le preferenze raccolte nelle varie sezioni hanno sempre visto in vantaggio Ferrari, anche a Salivoli e al Cotone (234 Ferrari, 154 Tempestini) storicamente legate al Pd; boom a Colmata la zona prossima alla discarica. Una maggioranza di preferenze durante lo scrutinio che ha spinto molti, tra i sostenitori di Ferrari, ad assaporare la vittoria a primo turno che non è arrivata. Il 48,02% di preferenze raccolte lascia ben sperare la coalizione, consapevole che in queste due settimane verso il 9 Giugno non potrà abbassare la guardia. La sfidante è la candidata di centrosinistra Anna Tempestini che ha raggiunto il 28,87%. Un risultato forse inaspettato per il Pd, tradizionale primo partito a Piombino, che alle elezioni del 2014 con la sua coalizione aveva ottenuto il 55,47% delle preferenze.

Scarso appeal è stato registrato dalle liste civiche, eccezion fatta per la lista Ferrari sindaco con capolista Giuliano Parodi (201 preferenze). Ascolta Piombino che dalla prima ora ha sostenuto la coalizione di Francesco Ferrari, per esempio, ha raggiunto il 2,93% delle preferenze rischiando di non avere nemmeno un rappresentante in consiglio; Riccardo Gelichi consigliere uscente e portavoce ha ottenuto 97 preferenze. La neo nata lista Lavoro & Ambiente forte dei temi sollevati durante la campagna elettorale ha ottenuto 3,83%; tra i più votati Carla Bezzini (180 preferenze) e il dottor Mario Atzeni (188 preferenze). La lista Ferrari sindaco ha fatto incetta di voti con 17,82%, superando anche la Lega (16,15%) che alle Europee ha registrato un boom in Val di Cornia (leggi qui l'articolo correlato); Fratelli d'Italia ha raccolto l'1,84% e Forza Italia-Udc il 4,40%.

Idem per la coalizione di centrosinistra dove le liste sorte a sostegno di Anna Tempestini non hanno brillato. La lista Con Anna per Piombino ha ottenuto il 4,52% con Maurizio Grassi capolista che ha raccolto 126 preferenze. Futuro a sinistra, la lista dell'ex sindacalista Fiom Luciano Gabrielli (61 preferenze) e dell'assessora alla cultura uscente Paola Pellegrini (39 preferenze) con l'ex consigliere di Sinistra per Piombino Marco Mosci (30 preferenze), si è fermata all'1,55%. Il Partito Democratico è stato lo zoccolo duro della coalizione di centrosinistra portando il 23,54% dei voti, confermandosi nonostante la perdita di consensi (48,05% nel 2014) primo partito e pronto a recuperare il divario in queste due settimane verso il ballottaggio. 

Colpa di una campagna elettorale iniziata troppo tardi per il centrosinistra, impuntata sulla scelta del giusto candidato a sindaco contro un progetto curato nei minimi dettagli dall'altra? Colpa della dissafezione e sfiducia dei cittadini verso le politiche attuate in questi anni dal Pd da una parte e la voglia di cambiamento dall'altra? Colpa di come è stata affrontata la questione discarica? C'è chi azzarda, e commentando il risultato elettorale, accosta il ballottaggio al tanto chiesto e non ottenuto referendum sulla discarica Rimateria. 

"Andiamo al ballottaggio a testa alta", ha commentato a caldo Ferrari forte di "un vantaggio sostanziale che marca una distanza che non è solo di misura ma anche di concetto" (qui le dichiarazioni integrali).

La differenza la faranno le persone che non sono andate a votare il 26 Maggio, le schede bianche e nulle (oltre 500 voti), ma soprattutto le forze uscite sconfitte al primo turno. Il Movimento 5 Stelle (11,15%) ha sempre detto che non darà indicazioni di voti ai propri sostenitori, ma ribadirà l'importanza di andare a votare. Incognita Spirito Libero (4,92%) con Stefano Ferrini, ex assessore della giunta Giuliani uscente con cui ha chiuso a pochi mesi dal voto. Mai con la destra, aveva annunciato in campagna elettorale Callaioli del Partito di Rifondazione comunista che con il 7,04% ha toccato il miglior risultato del partito degli ultimi 15 anni.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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