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Attualità martedì 12 luglio 2016 ore 16:41
“Pap test positivo, ritardi inammissibili"
Per il consigliere regionale Sarti e la deputata Nicchi (Sinistra Italia) c'è qualcosa che non va dato che i risultati dovevano arrivare entro un mese
PIOMBINO — Dopo la denuncia di una donna in merito alla comunicazione dopo più di due mesi dal pap test, poi risultato positivo, intervengono il consigliere regionale Paolo Sarti di Si Toscana a Sinistra e la deputata Marisa Nicchi di Sinistra Italia.
“Serve una riorganizzazione degli screening oncologici in Toscana perché è sbagliato e inammissibile comunicare alle pazienti la positività ai pap test due mesi e mezzo dopo la visita, praticamente con 80 giorni di attesa, seppur in questo caso sembrerebbe non lesivo nei confronti della salute della donna”.
Secondo le linee regionale, spiegano i due esponenti, si prevede che il risultato positivo debba essere comunicato entro un mese. "Questo ritardo tecnico mette in luce problemi di organizzazione della Asl di Livorno e dell’ente convenzionato ISPO”, hanno aggiunto.
Da questo episodio, i due intendono avviare un monitoraggio sugli screening oncologici in tutta la Toscana per appurare quanto siano diffuse queste lungaggini nelle risposte ai pazienti e se esiste una omogeneità nella distribuzione territoriale del servizio di prevenzione oncologica.
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