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Attualità venerdì 21 maggio 2021 ore 14:48

Porto, dai traffici primi segnali di ripresa

Il porto di Piombino

I numeri testimoniano una ripresa delle attività dopo gli effetti della pandemia, anche se permangono dei segni meno



PIOMBINO — I porti di Livorno, Piombino, e quelli elbani di Portoferraio, Rio Marina e Cavo si stanno gradualmente mettendo alle spalle l’annus horribilis del 2020 per cominciare a navigare in acque decisamente più tranquille.

E’ quanto emerge dai dati dei traffici trimestrali elaborati dal Servizio Studi e Statistiche dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale. Tra gennaio e marzo, gli scali dell’Alto Tirreno hanno infatti movimentato 9.565.129 tonnellate di merce, facendo registrare un incremento del 5,7% sullo stesso periodo del 2020.

A trainare la crescita in termini di tonnellate movimentate, le rinfuse liquide, cresciute del 19,6%, il general cargo (+16,5%) ed i rotabili, aumentati nel periodo di riferimento del 6,9%. In contrazione i container (-6,7%) e, soprattutto, il traffico passeggeri (-27%), per ovvi motivi legati alla mancata ripresa delle attività crocieristiche ed alle difficoltà di circolazione lungo il territorio nazionale causate delle misure di contingentamento del Covid.

Lo scalo piombinese ha archiviato il primo trimestre con 673mila tonnellate di merce movimentata, facendo registrare un decremento del 15,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente.

Risultano in calo sia il traffico delle rinfuse solide (-20,5%, a 357 mila tonnellate) sia la merce rotabile, che è diminuita del 10,4%, attestandosi attorno alle 302 mila tonnellate di merce movimentata. In termini di unità, i mezzi commerciali movimentati sono stati 17.582, in aumento del 7,1% rispetto a gennaio-marzo 2020.

In calo il traffico dei passeggeri dei traghetti: -22%, a 160.377 unità. Completamente assente quello dei crocieristi.

Nel periodo di riferimento sono attivate 2.127 navi, il 9,1% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Aumentata anche la stazza media di ciascuna unità navale (+15,6%).

“Il 2020 – ha dichiarato il presidente Luciano Guerrieri – è stato un anno devastante per tutta la portualità italiana. I dati di questo inizio d’anno sono confortanti e indicano un primo significativo segnale di ripartenza che dovrà trovare conferma nei prossimi mesi. I porti dell’Alto Tirreno - ha aggiunto Guerrieri - stanno gradualmente uscendo dalle secche della crisi pandemica, mostrando segnali di controtendenza non soltanto con riferimento a marzo 2020, il mese nero in cui tutto ha avuto inizio, ma anche in relazione ai mesi di gennaio e febbraio, che nell’anno precedente non erano stati contaminati dalla diffusione del Covid. Riteniamo che la strada tracciata sia quella giusta e con la collaborazione di tutti, operatori e istituzioni, riusciremo a traguardare nuovi obiettivi di sviluppo”.


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