Attualità mercoledì 20 gennaio 2016 ore 12:35
Sanità in Val di Cornia nell'era della riforma

Il coordinamento di liste civiche del comprensorio chiede chiarezza sulla sanità post riforma e suggerisce un consiglio comunale aperto
PIOMBINO — Un'Altra Piombino, Assemblea San Vincenzina, Assemblea Popolare di Suvereto e Comune dei Cittadini di Campiglia chiedono un consiglio comunale aperto sul tema della sanità.
A seguito dell'approvazione della riforma regionale, alcune liste civiche della Val di Cornia chiedono un incontro pubblico per mettere a fuoco il futuro della sanità locale.
"Con questa legge si riorganizza la struttura sanitaria regionale con il solo interesse di tagliare per risparmiare. - scrivono le liste in una nota congiunta - Rossi, come Renzi e già Monti, considerano il servizio sanitario come un costo insostenibile che come tale deve essere ridimensionato e non come un diritto costituzionalmente sancito. E' in questo contesto - proseguono - che si inserisce la proposta di creare una rete integrata di servizi ospedalieri che unisca la Bassa Val di Cecina e la Val di Cornia in un unico ospedale che abbia i numeri per rispondere alle prescrizioni del decreto Balduzzi".
Allora, le liste civiche riaccendono il dibattito sulla riforma della sanità toscana e rimettono sul piatto della bilancia il ricorso al referendum. "Vogliamo che le istituzioni locali si pronuncino sul futuro della sanità in Val di Cornia e per questo chiediamo che siano convocati al più presto consigli comunali, aperti, su questo tema".
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