RIGASSIFICATORE giovedì 23 gennaio 2025 ore 11:00
ItalisLng, si teme una proroga per trasferirlo

Mentre l'ad di Snam parla di nuovo dialogo col Governo, il comitato La Piazza mette le mani avanti e chiede una presa di posizione chiara
PIOMBINO — Il comitato La Piazza Val di Cornia ha chiesto informazioni chiare sul futuro del rigassificatore di Piombino.
"Nell'ormai quotidiano stillicidio di proposte, richieste, polemiche sul rigassificatore, si aggiungono via via novità che invece di chiarire la situazione creano nuove confusioni e inquietudini. - hanno commentato in una nota - Ormai conosciamo bene la tecnica: prospettare ogni volta un piccolo passo, un piccolo sacrificio che sembra quasi insignificante. Peccato che sia seguito da tanti altri piccoli passi che finiscono per far inghiottire ai cittadini la negazione di quello che era stato deciso e garantito a livello governativo e ribadito dal Tar del Lazio. Non ci è sfuggito neanche il modo in cui l'a.d. di Snam Venier pochi giorni fa ha sondato il terreno senza esporsi più del dovuto: sono sceneggiate ormai ben collaudate e fanno parte di quella strategia che vuole i cittadini succubi e senza alcuna possibilità di esprimere il proprio parere con tanti saluti ai diritti sanciti dalla Costituzione".
Il comitato La Piazza teme che in questa nuova fase di dialogo con il Governo per il trasferimento della nave rigassifatore dal porto di Piombino si prospetti una proroga della permanenza oltre alla data stabilità del 2026.
"A questo punto - hanno evidenziato dal comitato - chiediamo con forza che il sindaco e la giunta comunale si facciano interpreti dello sconcerto dei cittadini e chiedano con atto ufficiale al Governo una parola definitiva sulla sorte del rigassificatore. Riteniamo che tale passo sia doveroso da parte del sindaco e della giunta anche sulla base degli impegni assunti in fase elettorale e ci aspettiamo che in caso di mancata risposta da parte del governo prendano in seria considerazione le loro dimissioni come ultimo atto di dissenso a questo indegno teatrino che si fa a spese dei cittadini".
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