RIGASSIFICATORE giovedì 11 dicembre 2025 ore 19:00
"Si al rigassificatore ma si tratti col governo"

"Permanenza della nave rigassificatrice Italis Lng: I dati parlano chiaro e dettano l’agenda per i prossimi dieci anni"
PIOMBINO — "In relazione ai commenti circa il Consiglio comunale aperto svoltosi in data 2 dicembre, sul tema "Rigassificatore: quale futuro?", come associazione Appello per il Lavoro ci distinguiamo dal coro, come sempre. Più soggetti, prevalentemente di opposizione, hanno voluto sottolineare l’assenza della politica nell’ambito della discussione effettuata in seno al Consiglio. Riteniamo che si tratti di una ricostruzione parziale e inesatta che manca il punto cruciale. Infatti, se da un lato è pur vero che figure apicali come il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Presidente della Regione Toscana non erano fisicamente presenti, è altrettanto innegabile che la politica era presente e ha manifestato con chiarezza il suo indirizzo".
Lo scrive in una nota il gruppo Appello per il Lavoro e lo Sviluppo a Piombino.
"Non è possibile ignorare che i tecnici intervenuti non erano presenti a titolo personale, ma in quanto rappresentanti di un’istituzione, delegati direttamente dal decisore politico dell’ente. - prosegue la nota - A ciò si aggiunge la presenza del politico più importante a livello locale: il Sindaco. Collocati in tale corretta prospettiva, gli interventi tecnici e politici che si sono susseguiti delineano un quadro di insieme sufficientemente definito e chiaro circa il futuro della permanenza del rigassificatore a Piombino. L'importanza strategica e le ricadute economiche. I dati presentati, spesso ignorati nel dibattito puramente ideologico, sono di assoluto rilievo: - Sicurezza Energetica: l’impianto è di cruciale importanza nell’ambito della sicurezza energetica nazionale, con una percentuale di saturazione degli slot disponibili che sfiora il 100%. Ciò lo rende il rigassificatore più utilizzato d’Europa. - Transizione: i volumi messi in gioco e l’importanza dell’LNG sono confermati: questa fonte di energia è insostituibile nell’ambito della transizione energetica, almeno per i prossimi dieci anni, come ricordato dalla Direttrice Generale del MASE. - Sicurezza e tutela Ambientale: sono stati evidenziati i dati positivi relativi alla sicurezza dell’impianto, il numero di ispezioni e controlli, le conclusioni espresse dal CTR e i dati risultanti dai monitoraggi ambientali comunicati dalla Regione Toscana (che conclude evidenziando l’assenza “di una pressione ambientale significativa”). - Economia Portuale: le ricadute economiche sono un pilastro per il porto: i traffici delle rinfuse liquide di LNG valgono il 35% del totale, con un introito economico complessivo stimabile in 16 milioni di euro/annui (tra introiti dell’Autorità di Sistema Portuale e delle imprese portuali), oltre alla presenza di circa 100 posti di lavoro diretti e 50 indiretti".
"La lettura di questi dati ambientali ed economici, estremamente positivi, riferiti dai tecnici su mandato del livello politico, ci restituisce un quadro estremamente favorevole alla permanenza del rigassificatore per il tempo minimo necessario al completamento della transizione energetica, stimato in almeno dieci anni. - continua la nota - La vera battaglia: dalle polemiche alla trattativa sulle compensazioni. In questo quadro, il dibattito in Consiglio tra le forze politiche e le liste civiche presenti è apparso decisamente fuori contesto, avvitato su se stesso in una gara senza vincitori su chi sia stato, ed è tutt’ora, più contrario al rigassificatore, con reciproche attribuzioni di responsabilità. Un dibattito che prescinde, ancora una volta, dal dato politico più evidente e importante: la Nazione non può fare a meno di questa fonte di approvvigionamento".
"A ciò si aggiunge un vincolo strutturale: anche nell'ipotesi di trasferimento della nave rigassificatrice ITALIS LNG al termine del periodo previsto, l'area della banchina utilizzata da Snam rimarrà preclusa ai pieni sviluppi portuali. - prosegue la nota - Lo prevede chiaramente l’art. 13 comma 5 del DL 50/2022, che impone la preservazione degli impianti presenti sulla banchina. Si tratta, di fatto, di un'area strategica che non potrà comunque essere impiegata per le esigenze di sviluppo del porto".
"Questo elemento, se solo se ne acquisisse consapevolezza, - prosegue la nota - porrebbe la nostra città in una posizione di forza strategica, su cui costruire immediatamente la base per una seria trattativa con il Governo, coinvolgendo anche la Regione. Da questo punto di vista, salutiamo positivamente il fatto che, non senza ritardo, il Sindaco abbia comunicato di aver avviato un tavolo di confronto con Snam per il riconoscimento delle compensazioni ex Legge Marzano. Si tratta di un primo passo che va nella giusta direzione e, al quale, confidiamo segua con urgenza la richiesta di una commissione istituzionale per la definizione delle compensazioni governative. Tali risorse devono essere destinate al completamento delle infrastrutture viarie e portuali, indispensabili per il rilancio economico del nostro territorio, unite a un piano di riduzione dei costi energetici".
"Quest'ultima azione conferirebbe una maggiore competitività e forza al distretto industriale locale. Appello per il Lavoro invita le forze politiche a lasciare le polemiche ideologiche e a concentrarsi su questa unica, vera e pragmatica battaglia per il futuro della nostra comunità", si conclude la nota.
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