RIGASSIFICATORE lunedì 08 dicembre 2025 ore 08:30
Rigassificatore, "gli accordi vanno rispettati"

Il Comitato Salute Pubblica ha chiamato a raccolta associazioni, comitati e politica per ricordare gli impegni presi dalle istituzioni
PIOMBINO — Si torna a fare squadra per unire gli intenti rispetto al destino della nave rigassificatore in esercizio dal 2023 nel porto di Piombino. Giovedì 4 dicembre 2025 il Comitato Salute Pubblica della Val di Cornia ha organizzato un incontro al quale erano state invitate tutte le forze politiche, l’Amministrazione Comunale, le organizzazioni sindacali, i Comitati cittadini, le associazioni presenti sul territorio e alcune tra le organizzazioni ambientaliste nazionali e internazionali più importanti.
Come fanno sapere dal Comitato, hanno accolto l'invito ed erano presenti: Partito Democratico (S. Salama), F.D.I (E. Cosimi), M5S (F.Zucconi ), Sindacato U.S.B (M.Lami, M. Rizzo, A.Pistolesi), Gruppo Gazebo 8 Giugno, il comitato La Piazza Val di Cornia, Legambiente (A. Bruschi), Wwf (S. Ghignoli), Italia Nostra ( A.Albertoni), Greenpeace (A. Giannì), I.D.R.A ( G. Dell’Olio).
"L’incontro è stato molto partecipato ed ha segnato l’inizio di una grande sinergia per ribadire con forza che gli accordi presi e sottoscritti dal Governo e dal Commissario Straordinario Eugenio Giani relativi alla permanenza nel porto di Piombino del rigassificatore devono essere rispettati: - hanno spiegato - l’autorizzazione scadrà nel 2026! Questo incontro sarà l’inizio di una collaborazione in rete in cui ciascuno darà il proprio contributo, sia esso di natura politica, civica e/o ambientale per far sì che quell’impianto sia allontanato dal porto nei tempi stabiliti, come si legge anche nella sentenza del TAR che respinse il ricorso in virtù del fatto che l'esercizio sarebbe stato limitato alla durata massima di tre anni".
In programma nuovi incontri. "Auspichiamo in una collaborazione sempre più ampia", hanno concluso.
Italia Nostra in una nota ha ribadito "la ferma contrarietà all’ipotesi di
prorogare oltre i tre anni previsti la permanenza del rigassificatore a
Piombino. Un’estensione dell’impianto sarebbe in evidente contrasto con le
finalità della nostra associazione, che da sempre tutela il paesaggio, il
patrimonio storico ed il delicato equilibrio ambientale dei territori
italiani. Non esiste alcuna forma di compensazione capace di bilanciare i rischi e i
danni che un’infrastruttura di tale portata può arrecare alla salute
pubblica, alla qualità ambientale e alla vocazione economica e culturale
della costa piombinese e della Val di Cornia. Italia Nostra assicura fin d’ora che continuerà ad essere al fianco della comunità nelle prossime fasi di questa battaglia civile ed ambientale. Il territorio potrà contare su di noi, oggi e in futuro".
A commentare la questione anche l'associazione fiorentina Idra: "A Piombino è stato sottratto il diritto all’autodeterminazione e alla pace. Nell’attuale delirante contesto internazionale, l’imposizione alla città e al Paese di gas liquefatto made in USA viaggia in sinergia con un processo grottesco di demonizzazione di avversari immaginari. Contrastare la conferma dell’oltraggio alla città di Piombino dopo tre anni di bocconi amari non è solo compito dei residenti di quella città. E’ compito della nazione".
Nei giorni precedenti si era svolto il Consiglio comunale monotematico con gli interventi di Snam e tecnici Regione e Governo. "Dopo questo Consiglio noi chiediamo che i nostri rappresentanti nelle istituzioni, tutti quanti, magari insieme a tutti i sindaci che hanno firmato la nostra lettera, che tutti costoro vadano a Roma a chiedere spiegazioni direttamente a Giorgia Meloni. Cosa intendono fare i nostri consiglieri comunali per dimostrare che non sono solo chiacchiere?", hanno rimarcato Gruppo Gazebo 8 Giugno, Comitato La Piazza della Val di Cornia e Rete NoRigass NoGNL.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI











