Politica giovedì 04 dicembre 2025 ore 08:59
Gas, "confusione politica e occasione mancata"

Sinistra Italiana - Avs: "Restituire la banchina alla città, rimuovere il rigassificatore e avviare una vera politica energetica"
PIOMBINO — "Il Consiglio comunale aperto sul rigassificatore, convocato su richiesta di Rifondazione Comunista e poi condiviso da tutto il Consiglio, rappresenta purtroppo un’occasione mancata", così hanno commentato da Sinistra Italiana Avs.
"La sola presenza dei tecnici non risponde allo spirito dell’iniziativa: era dovere degli organizzatori garantire anche la presenza dei rappresentanti politici nazionali e regionali, per rispetto della città. - hanno proseguito - Ribadiamo con forza che il rigassificatore non solo deve lasciare Piombino al più presto, ma non sarebbe mai dovuto arrivare: imposto senza confronto, collocato in un porto cittadino e in aperto contrasto con una reale transizione ecologica. Il futuro non passa dal gas".
"Il governo Meloni ha rilanciato con entusiasmo l’impianto deciso dal governo Draghi, facendo del GNL la base di una politica energetica miope, legata all’idea di un’Italia 'hub del gas' e in rapporto diretto con Eni e Snam. In questo quadro il presidente Giani ha sbagliato ad accettare il ruolo di commissario, avallando una scelta che ignora le istanze del territorio. Non migliore è stato l’atteggiamento del sindaco Ferrari, passato rapidamente dall’opposizione al progetto a una timida critica alla linea del governo, tra annunci sullo spostamento della nave e improvvisi entusiasmi per compensazioni fino a ieri definite indegne. - hanno aggiunto - E nemmeno è servito arrampicarsi sugli specchi dichiarando in lungo e in largo che la nave sarebbe andata a Vado Ligure, come fatto a Giugno scorso, subito smentito dall’ineffabile ministro del gas Pichetto Fratin, che candidamente ammetteva di non avere idea di che fare del rigassificatore e che comunque ci avrebbe pensato Snam. A pagare le conseguenze di questa confusione politica sono i cittadini, l’ambiente e lo sviluppo del porto, sacrificati a una strategia nazionale che continua ad acquistare gas estero, spesso frutto del fracking, pratica altamente impattante, mentre ostacola investimenti nelle rinnovabili".
Per Sinistra Italiana Avs "la transizione energetica non può essere fondata su nuove infrastrutture fossili che rischiano di diventare presto inutili: le analisi indicano infatti che in Europa consumo e importazioni di GNL caleranno del 15-20% entro il 2030.
Da mesi denunciamo che, senza una destinazione offshore e con contratti vincolanti, si sarebbe tentato di mantenere il rigassificatore oltre il 2026. Il silenzio delle istituzioni va purtroppo in questa direzione. Neppure il memorandum elaborato dalla Regione Toscana ha avuto seguito: Piombino si aspetta che Giani si adoperi per far rispettare quelle richieste, che al momento sono solo l’ennesima incompiuta di questo territorio".
Sinistra Italiana Piombino - AVS, dunque, continua a chiedere ciò che sostiene fin dall’inizio: restituire la banchina alla città, rimuovere il rigassificatore e avviare una vera politica energetica basata su rinnovabili ed efficienza, anche attraverso una legge per il clima e un piano per l’energia che portino la Toscana verso la neutralità climatica.
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