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Attualità domenica 24 novembre 2019 ore 10:45

Rimateria, la variante in consiglio comunale

Mentre la variante annunciata in campagna elettorale da Ferrari approda in consiglio, il Comitato Salute e il gruppo Resistenza studiano il da farsi



PIOMBINO — Sarà discussa lunedì mattina la proposta di variante per trasformare l'area Li53 in parco pubblico e, secondo gli intenti dell'amministrazione, scongiurare l'ampliamento della discarica Rimateria a Piombino. La questione continua ad essere al centro del dibattito e la situazione sembra essere ferma in un limbo e due scenari avanzati dal presidente Pellati: il primo con scadenza 2020 consistente nel conferimento dei rifiuti autorizzati nel solo cono rovescio, il secondo consistente nel completamento del cono rovescio e nella riprofilatura della discarica ex Lucchini, con scadenza presumibile nel 2024.

"Se vogliamo riqualificare Rimateria prima di qualsiasi piano industriale è indispensabile ricondurla sotto il controllo pubblico, fra l’altro solo in questo modo lo Stato potrà eventualmente affidarle e finanziare direttamente i lavori da compiere nel Sin. La discarica di Rimateria deve fermarsi al cono rovescio! Concedere il rialzo della ex-Lucchini apre al conferimento dei rifiuti da fuori, permette ai privati di rimanere e di proseguire con il loro piano". Questa, per il gruppo Resistenza contro Piombino polo dei rifiuti, è la strada da seguire per quanto riguarda il futuro della discarica Rimateria.

Il sito oggi vede bloccati i conferimenti a seguito di una diffida regionale che chiede una serie di azioni per la messa a norma. Sempre la Regione ha recentemente accolto il parere favorevole del Nurv relativo alla Valutazione di impatto ambientale ponendo una serie di prescrizioni che rivaluterebbero il futuro sviluppo della discarica legato ai soli rifiuti provenienti dalle bonifiche e dal ciclo siderurgico. 

Proprio in merito a questi pronunciamenti il Comitato Salute Pubblica intende rivalersi. Un ricorso contro la delibera della giunta della Regione Toscana, quindi, potrebbe essere la via che il Comitato intende intraprendere rivolgendosi al Tar visto il recente pronunciamento di compatibilità ambientale del progetto Rimateria. Questo quanto emerso nell'ultima assemblea del Comitato Salute Pubblica alla quale ha partecipato anche il sindaco Francesco Ferrari. Sessanta giorni di tempo dalla pubblicazione della delibera (18 novembre) e 15mila euro la parcella dell'avvocato per il ricordo al Tar. Altra opzione potrebbe essere il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per motivi di legittimità, tempo 120 giorni.

E se durante l'assemblea del Comitato il sindaco abbia chiaramente detto no a una revisione del piano industriale che preveda rifiuti da fuori Val di Cornia, per il gruppo Resistenza contro Piombino polo dei rifiuti le azioni della nuova Amministrazione non sarebbero sufficientemente incisive. "Prima delle elezioni aveva promesso molte cose a proposito di Rimateria: trasparenza, Colmata centro abitato, carotaggi, monitoraggio tramite molteplici centraline, variante urbanistica, nessun ampliamento oltre gli spazi autorizzati. In realtà: Colmata è stata dichiarata centro abitato solo in parte e questo permette a Rimateria di spostare poco più in là la discarica sulla LI53 e rispettare formalmente i 500 metri; sono state eliminate le assemblee mensili di Rimateria, e da parte sua l’Amministrazione non ha mai organizzato una assemblea pubblica su questo o altri temi; gli ultimi comunicati stampa sono ambigui e difficilmente interpretabili; è una nostra impressione o quando parla con il Comitato di Salute Pubblica l’Amministrazione usa un linguaggio e quando parla con i lavoratori di Rimateria un altro? I provvedimenti hanno valore se fatti al momento opportuno: i carotaggi, che possono dare una visione diversa della discarica a seconda di cosa vi è finito dentro, avrebbero dovuto essere eseguiti molto prima di Dicembre, ma ancora non ne sappiamo nulla. La variante urbanistica non è stata ancora neanche adottata e non sarà possibile approvarla in tempo. Ma la cosa più grave è che si sta prendendo in considerazione l’ipotesi del rialzo della ex-Lucchini assecondando la richiesta dei privati e venendo meno alla chiara promessa".

Come riportato al termine di in una lunga nota, il gruppo Resistenza contro Piombino polo dei rifiuti chiede al Comune di mantenere quanto promesso in campagna elettorale: nessun aumento di spazi di discarica da dare ai privati oltre quelli autorizzati, fermando la discarica al solo cono rovescio già autorizzato. Elencate una serie di richieste: una lettera da parte del Consiglio comunale al prefetto, ai Noe, all’Arpat, all’Asl, alla Regione Toscana in cui si chiede di non riprendere i conferimenti fino a quando la discarica non sia messa a norma; il Consiglio Comunale chieda ad Asiu di non votare a favore di qualsiasi iniziativa che permetta il rialzo della ex-Lucchini e la sua coltivazione con rifiuti provenienti da fuori; l'esecuzione dei carotaggi; la messa a punto delle centraline; l'immediata messa a norma della discarica; l'inizio della bonifica della Li53 in concessione a RIMateria, riciclando i cumuli in loco e quanto non riciclabile conferirlo negli spazi già autorizzati; chiarire se la fideiussione che garantiscono la gestione regolare nel tempo della discarica sono state pagate.

Intanto, la Variante Rimateria, indicata all'ordine del giorno come “Variante al vigente Regolamento Urbanistico sottozona F6 – Ischia di Crociano”, sarà portata in Consiglio comunale il 25 Novembre a seguito del procedimento avviato a inizio ottobre 2019. La variante prevede la trasformazione dell’area attualmente destinata secondo il Regolamento urbanistico a “Aree e attrezzature per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e attività assimilate” a “Parco pubblico urbano”.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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