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Elezioni venerdì 12 aprile 2019 ore 14:35

Rifiuti, "una rivoluzione per pulizia e decoro"

Francesco Ferrari e Simona Petrucci

A illustrare la rivoluzione dei rifiuti Francesco Ferrari affiancato dall'assessora Simona Petrucci che ha illustrato il modello Grosseto



PIOMBINO — Si parla di rivoluzione dei rifiuti per il candidato a sindaco Francesco Ferrari che per illustrare il piano d'azione per quelli urbani ha deciso di ispirarsi al modello Grosseto dove in questi anni sono stati registrati risparmi delle tariffe e aumento delle percentuali di raccolta differenziata.

A illustrare il percorso grossetano ci ha pensato direttamente l'assessora all'Ambiente del Comune di Grosseto Simona Petrucci che ha spiegato cosa è stato fatto e cosa può essere replicato, con opportuni adattamenti, anche a Piombino. Progetto di media e lunga durata che ha portato al progressivo aumento della raccolta differenziata che oggi a Grosseto ha superato il 40 per cento, segnalando che dove la raccolta è stata informatizzata sono stati toccati picche pari all'80 per cento.

Educazione ambientale, spazzamento con l’ampliamento delle zone a divieto di sosta, un sistema per conoscere gli orari e i giorni della pulizia delle strade con possibilità di comunicazione online del disservizio, moderni strumenti per la pulizia delle strade, l'eliminazione del porta a porta, l'introduzione di cassonetti informatizzati con scheda personale e misurazione del rifiuto prodotto dal singolo cittadino. "Sono queste le idee concrete che abbiamo per rivoluzionare la gestione dei rifiuti nel Comune di Piombino. - ha spiegato Francesco Ferrari - Vogliamo puntare al miglioramento e l’efficientamento del servizio, nonché all’abbassamento della tariffa. Puntiamo alla riduzione della produzione dei rifiuti, al miglioramento qualitativo e quantitativo della raccolta differenziata, all’utilizzo di prodotti realizzati con materie prime seconde, all’incentivazione della diffusione del compostaggio domestico. Vogliamo poi introdurre nuove metodologie di raccolta stradale e spazzamento. Sicuramente saremo anche impegnati in una efficace campagna di educazione ambientale scolastica e del cittadino, così come in una maggiore attività di controllo sul territorio per la prevenzione dei reati ambientali, con l’introduzione di telecamere e l’istituzione degli ispettori ambientali".

Di alcuni di questi aspetti ne abbiamo già sentito parlare, come i divieti di sosta nelle strade in occasione della pulizia, di telecamere e ispettori ambientali per le multi; ma Ferrari è convinto che si possa fare di più e meglio per il decoro e la pulizia della città, ma soprattutto per una questione di civiltà e "per raggiungere un obiettivo ambientale, con la riduzione dell’impatto nella gestione dei rifiuti non solo in termini di diminuzione del materiale, ma anche con l’intento di contenere i disagi legati al movimento dei mezzi di raccolta ed al conseguente consumo delle risorse energetiche" auspicando a un reale risparmio economico per utenze private e attività per l'ottimizzazione del servizio.

I dati appena pubblicati da Arrr (Agenzia Regionale Recupero Risorse) in riferimento alle raccolte differenziate dell’anno 2017 nel territorio dell’Ato Toscana Sud (ovvero le province di Arezzo, Grosseto e Siena e i sei comuni livornesi della Val di Cornia) hanno registrato una percentuale di raccolta differenziata del 39,4 per cento con un aumento di 1,2 punti rispetto al 2016, dopo anni di stallo. La Val di Cornia e Piombino restano i fanalini di coda con una percentuale del 33 per cento di raccolta differenziata lontana dal traguardo previsto dal Ministero dell'Ambiente e dalla soglia del 70 per cento entro il 2020 posto dalla Regione Toscana. 

Come ha spiegato l'assessora Petrucci chi governa la città dovrebbe prendere in mano i contratti con il gestore Sei Toscana e valutare tutti i punti contenuti, modellando i servizi in base alle reali esigenze delle zone cittadine e monitorando che tutto venga fatto alla perfezione. a Grosseto nel corso del suo mandato da assessora sono state fatte più di 3mila segnalazioni per disservizi.


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