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Attualità venerdì 05 luglio 2019 ore 10:40

Sea Watch, dopo quella lettera è linciaggio social

Opinione pubblica divisa dopo la lettera del parroco sul caso Sea Watch. Linciaggio social, ma anche tanta solidarietà per don Castelli



PIOMBINO — L'opinione pubblica si è scatenata dopo la lettera del parroco Pier Luigi Castelli in merito alla vicenda Sea Watch. Tante le persone che hanno speso parole a sostegno del parroco della chiesa di Sant'Antimo a Piombino, tante altre invece hanno avvallato le dichiarazioni del consigliere leghista Roberto Biasci che ha ritenuto inopportuna quanto fatto dal parroco.

Da Legambiente Toscana Val di Cornia una presa di posizione chiara: "Non è accettabile che ci sia un linciaggio anche sessista sui social verso questo sacerdote e un partito politico come la Lega che interviene censurando il parroco, come se questo non potesse esprimere il proprio pensiero cristiano. Inoltre la Lega si guarda bene da censurare la condivisione, di una consigliera comunale di Piombino, di un pensiero gravemente sessista espresso sui social".

Anche l'associazione Restiamo Umani ha espresso solidarietà a don Castelli. "Don Castelli esprime solidarietà ai migranti e a chi li soccorre in mare, dove a migliaia sono già affogati in questi anni. Lo redarguiscono saccentemente i rappresentanti del partito, il cui leader e ministro dell’interno sventola strumentalmente rosari e copie del vangelo in campagna elettorale. Tutto questo, proprio mentre in Libia decine di migranti muoiono sotto i bombardamenti nell'area di Tajoura, al pari di tanti cittadini libici, vittime del conflitto fra i signori della guerra locali, scatenato dall’invasione del 2011 capeggiata da Francia e Nato. Allora, il governo italiano, di cui la Lega faceva parte, contando sul sostegno complice dell’opposizione parlamentare e dell’allora presidente della Repubblica Napolitano, intervenne a fianco degli invasori, a cento anni esatti dalla vergognosa occupazione coloniale della Libia da parte del regno d’Italia. Per quel che vale, ai migranti, alle vittime dello sfruttamento e della guerra va la nostra solidarietà, unitamente a quella per don Castelli".


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