Politica mercoledì 30 aprile 2025 ore 07:36
Sicurezza, "serve modello diverso di città"

Oltre alle dimissioni dell'assessore Ceccarelli, Sinistra Italiana parla di collaborazione per lavorare ad un progetto diverso
PIOMBINO — "Nei giorni scorsi abbiamo chiesto le dimissioni dell’assessore alla sicurezza Ceccarelli, e continuiamo a farlo, come responsabile di politiche sulla sicurezza palesemente insufficienti e fallimentari. L'aggressione in stile squadrista a una bancarella di street food da parte di giovani ubriachi sabato scorso non é purtroppo un incidente isolato. É il sintomo di un disagio profondo che esplode frequentemente e in forme diverse: violenza gratuita, abuso di alcol e stupefacenti, vandalismo, emarginazione.Chi aggredisce, chi semina paura, chi mette in pericolo gli altri va fermato, senza esitazioni. Ben vengano quindi le telecamere, e la presenza delle forze dell’ordine, intervenute in modo tempestivo ed efficace".
Lo scrive Sinistra Italiana in una nota.
"Ma é un errore pensare che l’uso della forza basti. - prosegue il partitp - E purtroppo è l’unica cosa che l’amministrazione Ferrari sa evocare: mettere qualche telecamera, gridare “tolleranza zero”, e poi con grande coraggio arrendersi ai tempi e a fenomeni raccontati come epocali. È la solita scorciatoia: non costa fatica, fa notizia, ma non risolve nulla. Chi governa una comunità ha il dovere di fare di piú: deve costruire le condizioni perché certi episodi non accadano più. Deve occuparsi delle cause, non solo degli effetti. E invece qui l’assenza è totale. Dove sono le politiche giovanili? Dove sono gli spazi pubblici per incontrarsi e crescere? Dove sono i percorsi educativi, la prevenzione, il sostegno psicologico? Dove sono le collaborazioni con la scuola, con le famiglie, con le associazioni? Non c’è nulla. Le associazioni si rivolgono alla giunta e trovano assessori svogliati e assenti. Solo telecamere e silenzi".
"La destra che governa Piombino non ha né visione né coraggio. Si limita a certificare il disagio dei ragazzi di oggi, come se fosse una piaga inevitabile. D’altra parte la destra, locale e nazionale, specula sulla paura ben sapendo che é un ingrediente fondamentale del proprio consenso. Noi proponiamo di collaborare giá da ora, perché a fine mandato sará troppo tardi, a un modello diverso di cittá: una città che interviene con fermezza quando serve, ma che sa di dover lavorare sulla prevenzione. Per far questo, serve molto di più che 150 telecamere e qualche dichiarazione da sceriffo. Serve politica vera, che questa destra neanche sa cosa sia", conclude Sinistra Italiana.
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