Stop al liceo classico, il comune interviene

"Le scelte che riguardano l’istruzione e la formazione dei nostri ragazzi non possono essere guidate da meri ragionamenti numerici"

PIOMBINO — In merito alla decisione da parte dell’ufficio scolastico regionale di non approvare, per il prossimo anno, la proposta di una classe di liceo classico presso l’Isis Einaudi-Ceccherelli, ad appena due anni dalla sua attivazione, il Comune Piombino ha espresso il proprio disappunto e si attiva per scongiurare il rischio che la città perda questo importante indirizzo di studio umanistico.

“Le famiglie e i docenti hanno espresso perfettamente, nelle lettere indirizzate all’Amministrazione e ai giornali, le ragioni che rendono questa decisione inaccettabile. Le scelte che riguardano l’istruzione e la formazione dei nostri ragazzi non possono essere guidate da meri ragionamenti numerici. Si tratta di una decisione incomprensibile, tanto più che nel caso specifico l’attivazione è a costo zero per l’ufficio scolastico regionale. - hanno commentato il sindaco Francesco Ferrari e l’assessore all’Istruzione Simona Cresci – Piombino, isolata geograficamente, ha diritto a un’offerta di qualità all’interno della quale il curriculum di studi il Liceo classico non può mancare”.

Altra problematica da affrontare è il sovraffollamento delle classi. “Non è possibile che si intervenga cancellando indirizzi di studi per classi che raccolgono esigue iscrizioni, mentre si consenta di creare classi i cui numeri, tra i 28 e i 30 studenti, creano grandi difficoltà all’organizzazione scolastica e alla didattica, per non parlare poi di situazioni specifiche legate a singoli alunni con certificazioni, che richiedono come sappiamo una doverosa attenzione nella composizione delle classi. Chiediamo equilibrio e buon senso. Il Comune si è attivato con tutti i suoi mezzi per tutelare e valorizzare i cicli formativi di competenza e si aspetta che uguale attenzione sia rivolta alla tutela dei percorsi scolastici superiori”.

Per supportare le richieste di studenti, famiglie e docenti, il Comune di Piombino ha chiesto al presidente Mario Atzeni di convocare urgentemente la Commissione consiliare dedicata all’istruzione per lunedì 24 Aprile; nella stessa giornata incontrerà una delegazione di genitori interessati dalla decisione e contatterà formalmente l’Ufficio scolastico regionale, con l’obiettivo di tornare sulla decisione e consentire la formazione della prima classe articolata di liceo classico 2023/2024 e per sollevare nuovamente le problematiche inerenti classi sovraffollate, come già ampiamente affrontate nei mesi scorsi all’ufficio regionale scolastico.

Lente anche sulle carenze del trasporto scolastico. “Una delle maggiori criticità dei nostri istituti scolastici superiori è l’inadeguatezza dei trasporti scolastici, che danneggiano gli studenti che frequentano gli istituti piombinesi, ma anche tutti coloro che, provenienti da altre aree, sarebbero interessati a iscriversi agli indirizzi offerti ma sono costretti a rinunciare proprio per questo motivo. Faremo dunque una formale richiesta alla Regione Toscana e alla Provincia di Livorno affinché tali trasporti, che sappiamo non essere dedicati al trasporto scolastico ma facenti parte del comune trasporto pubblico, siano più funzionali a garantire uguale diritto allo studio agli studenti piombinesi e delle zone limitrofe rispetto a quello di chi abita in aree maggiormente servite”.

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