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Politica venerdì 05 agosto 2022 ore 13:18

Turismo e piano strutturale, “perse le tracce”

Stefano Ferrini nel coordinamento Amare Piombino

Il coordinamento Amare Piombino interroga l’Amministrazione sul piano strutturale e le effettive prospettive per il turismo



PIOMBINO — “Ma Ferrari lo vuole davvero il turismo? Che fine ha fatto il piano strutturale?”, se lo domanda il coordinamento Amare Piombino ricordando il documento approvato a Marzo 2021 rimasto in visione fino al 3 Luglio 2021 per eventuali osservazioni, se ne sono perse totalmente le tracce”. 

“Il piano strutturale è lo strumento urbanistico strategico di lunga durata con cui un’amministrazione comunale disegna lo sviluppo di un territorio, indicando obiettivi e indirizzi nel rispetto di vincoli e risorse e dimensionando gli interventi possibili. - hanno commentato dal coordinamento - Dopo l’adozione e le osservazioni, da valutare dagli uffici competenti, torna in consiglio comunale per l’approvazione. Dunque, per chi vuol cambiare marcia a questa città, questo è il primo e l’atto più importante su cui lavorare. Non è stato proprio così, considerando che le elezioni ci sono state in primavera del 2019, il piano strutturale è stato adottato a Luglio 2021, siamo ad Agosto 2022 e per giunta si è adottato un piano già pronto perché è quasi integralmente quello elaborato dalla precedente amministrazione a guida Pd. Questa città invece ha bisogno di cambiare marcia, ma per davvero, non negli slogan”.

“Considerando il turismo, il piano adottato prevede una media di 3.500 nuovi posti letto per i prossimi 20 anni. Di questi, la metà circa deriverebbe dalla realizzazione di nuove strutture ricettive nell’area Fabbricciane – Torre Nuova, aree altamente frazionate tra moltissimi proprietari, ove sono presenti realtà residenziali condonate, annessi agricoli regolari o condonati, ma di fatto utilizzati come residenze estive ed annessi abusivi. Si capisce bene come questa previsione, sia pur meritoria, è pura illusione. - hanno spiegato - Considerando che negli ultimi dieci anni nel nostro comune i posti letto sono aumentati di 2.200 posti letto, prevederne di fatto meno di 1.800 in venti anni vuol dire non sviluppare affatto il turismo. Mediamente in Italia 100 euro di spesa turistica ne generano almeno 78, per cui si capisce la sua importanza per lo sviluppo di una economia che vogliamo diversificare”.

“Si consideri inoltre che nel piano non sono previste, nelle aree di maggiore vocazione turistica nella Costa Est, nuove strutture ricettive, se non quella, giustamente a basso impatto ambientale e già esistente come previsione, all’interno del parco della Sterpaia per 100 posti letto.  - hanno proseguito - E che sempre in quella zona, con una impostazione dirigista di tipo sovietico, si vietano le tipologie dei villaggi turistici e dei campeggi, ignorando che è il mercato che sceglie, non il Comune. In città poi non si prevede assolutamente niente, ignorando la possibilità di sviluppare l’albergo diffuso anche per far emergere dal nero molte locazioni turistiche e che vi sarebbero aree fuori dal Promontorio che potrebbero ospitare strutture ricettive”. 

“Se vogliamo fare del turismo una vera e propria industria abbiamo invece bisogno di consentire ampliamenti alle esistenti e di nuove strutture ricettive, vicine a quelle esistenti per non compromettere aree vergini, ma non di bloccarne lo sviluppo per i prossimi 20 anni, come il piano dell’amministrazione Ferrari, di fatto approvato anche dal Pd astenendosi dato che era uguale al suo, provoca”, hanno concluso.


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