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Politica mercoledì 03 marzo 2021 ore 18:56

La maggioranza insiste per le dimissioni di Casani

L'ospedale di Piombino

La mozione con cui si chiedono le dimissioni della direttrice dell'Ausl nord ovest è stata approvata. Pd e Rifondazione evidenziano un cortocircuito



PIOMBINO — Approvata in Consiglio comunale con i voti della maggioranza e dei 5 Stelle la mozione in cui si chiedono le dimissioni della direttrice dell'Azienda Usl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani. Hanno votato a sfavore Pd, Anna per Piombino, Ascolta Piombino, Rifondazione Comunista, che aveva presentato degli emendamenti, astenuto il presidente del Consiglio, mentre era assente durante la discussione del punto il sindaco Francesco Ferrari.

A commentare questo passaggio è i gruppi consiliari Pd e Con Anna che, alla luce dell'incontro avvenuto tra Ferrari e Casani e in vista di una riunione con l'assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, credevano che la mozione sarebbe stata ritirata. 

"Visti i prossimi appuntamenti e le proposte messe in campo dalla Regione pensavamo che la mozione sarebbe stata ritirata, anche per correttezza istituzionale. - hanno commentato - Siamo perfettamente consapevoli che il nostro territorio ha bisogno di risposte non più rinviabili in campo sanitario, tanto che ci aspettavamo una risposta alla richiesta di Consiglio comunale aperto sulla Sanità, richiesta rimasta nel cassetto. Così come ci aspettavamo un'informazione puntuale sull'esito degli incontri nella Società della Salute. Saremmo certo stati disponibili all'approvazione di un ordine del giorno che richiamasse sia la Regione che la Direzione dell'Asl a impegni precisi, finanziamenti e tempistiche. Non siamo certo a fare la difesa d'ufficio della direzione dell'Asl che ha le sue responsabilità, soprattutto nel non avere messo in atto il regolamento di funzionamento dell'ospedale unico, ma non siamo disposti a sostenere una posizione che ci pare ancora una volta strumentale alla propaganda".

Dubbi sono arrivato anche dal consiglio di Rifondazione Comunista Fabrizio Callaioli che aveva presentato degli emendamenti alla mozione ma non accolti.  

"Bene le dimissioni della dirigente dell’Asl, abbiamo risposto, però quando si presenta una mozione così severa, bisogna essere conseguenti, perché non puoi puntare i dito sul braccio, la dirigente dell’Asl Toscana Nord Ovest, e dimenticarti la mente, ossia chi amministra. Per questo - ha spiegato - noi abbiamo proposto un emendamento con cui si chiedessero le dimissioni anche dell’assessore regionale, che si sta muovendo nel solco già tracciato dalle passate amministrazioni, di distruzione della sanità pubblica e soprattutto decentrata. Hanno rifiutato. Cosa dobbiamo pensare? Essere tutti al governo li rende più buoni? Abbiamo anche chiesto che il sindaco nomini un assessore alla sanità, atteso che a Piombino le deleghe relative sono tutte accorpate nelle sue mani e invece pensiamo che sia necessaria una figura dedicata e competente. Hanno rifiutato anche questo emendamento. Può fare tutto il sindaco. Ma di quante ore è la giornata del sindaco. La nostra è di sole 24 ore".


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