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Attualità domenica 12 giugno 2016 ore 12:01

Il WWF non ha più fondi per continuare

Cambia la legge e il WWF si dedicherà solo alla salvaguardia delle specie di notevole importanza ecologica e conservazionistica. E gli altri animali?



PIOMBINO — Cambiano le norme per il recupero della fauna selvatica. A delineare le variazioni di natura politico-amministratice ci ha pensato il vice presidente del WWF Livorno Stefano Gualerci informando che il trentennale servizio subirà significativi cambiamenti.

Innanzitutto, il comitato WWF Val di Cornia è confluito nel WWF Livorno; a questo, come spiegato dal vice presidente, si aggiunge che secondo la legge regionale 3/94 il servizio fauna selvatica non è più competenza della Provincia, ma è passato alla Regione. Ciò significa che non sarà più erogato il contributo per il servizio svolto nelle oasi dalle associazioni. E' venuto meno, inoltre, l'apporto del corpo di polizia provinciale sia per il supporto di vigilanza ambientale che per l'aiuto nel trasporto di animali feriti. 

In Val di Cornia nel 2015 sono stati salvati 155 animali, negli ultimi 5 anni solo nel Comune di Piombino ne sono stati recuperati 785.

"Visto i numerosi recuperi effettuati negli anni, - ha detto Stefano Gualerci - si comprende come non sia possibile per noi continuare a svolgere tale servizio senza avere una adeguata copertura finanziaria e di supporto fisico, visto la enorme difficoltà a reperire volontari in pianta stabile. Avendo avuto solo l'interessamento di un comune della Val di Cornia in merito, - ha aggiunto - siamo nella necessità di fare una scelta oltremodo difficile ma necessaria". 

Da giugno 2016, infatti, i volontari WWF interverranno solo su specie di notevole importanza ecologica e conservazionistica, come rapaci, migratori e specie rare. Quindi le chiamate al 338 1522578 saranno di volta in volta valutate. "Qualora non fossimo in grado di intervenire - viene specificato - consiglieremo di rivolgersi direttamente al centralino del comune di appartenenza o al relativo centro Asl veterinario, che con la nuova legislazione tornano ad essere responsabili della gestione della fauna selvatica".


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