Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:30 METEO:PIOMBINO11°13°  QuiNews.net
Qui News valdicornia, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdicornia
domenica 14 dicembre 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
L'arrivo di Giambruno, il ballo di Meloni e il salto di Salvini: il videoracconto della chiusura di Atreju
L'arrivo di Giambruno, il ballo di Meloni e il salto di Salvini: il videoracconto della chiusura di Atreju

Politica domenica 14 dicembre 2025 ore 13:25

Bundu, "il Metropolitan deve riaprire"

Antonella Bundu, Toscana Rossa

Per la leader di Toscana Rossa la chiusura del cinema teatro "è lo specchio della crisi della città"



PIOMBINO — Antonella Bundu, già candidata alla presidenza della Regione Toscana e non entrata in Consiglio regionale, nonostante sia stata votata da oltre il 5 per cento degli elettori, a causa di una legge elettorale antidemocratica (per questo Toscana Rossa ha fatto ricorso), con un testo diffuso in rete interviene contro il degrado economico e culturale della città di Piombino, prendendo spunto dalla chiusura del Metropolitan, l'ultimo cinema-teatro della città, si legge in una nota di Toscana Rossa.

"Dicono per problemi strutturali e di sicurezza, ma sono incerti i tempi per l’esecuzione degli interventi e l’Amministrazione Comunale non ha identificato alcuna soluzione ponte alternativa, tanto che la cooperativa operaia che lo gestisce ha paura che non riapra. Arrivando via terra e ripartendo via mare – scrive Bundu - vedi chiaramente una città laboratorio, dove il territorio diventa merce. Li vedi tutti concentrati lì i mega impianti energetici - parchi eolici onshore, fotovoltaico a terra, agrivoltaico. Mi raccontano di proprietari di terra a cui vengono offerte cifre molto superiori al valore agricolo". 

"Un incentivo alla vendita che consuma suolo fertile e svuota il territorio, mentre mancano tutele paesaggistiche, partecipazione reale delle comunità e una visione condivisa di futuro. - prosegue Bundu - Quella che viene chiamata transizione è, nei fatti, una colonizzazione energetica: mega discariche, chiusura degli impianti di riciclo dei rifiuti industriali, rigassificatore imposto come risposta inevitabile a una crisi energetica costruita altrove. Una scelta calata dall’alto, imposta dal commissario-governatore Giani, rivendicata con orgoglio proprio per aver aggirato i “lacci e lacciuoli” delle ordinarie normative ambientali e di sicurezza e ignorata l’opposizione della popolazione".

"Piombino - aggiunge Bundu - è una città che porta addosso le cicatrici della sua storia industriale e operaia: una storia fatta di fabbriche, di conflitti, di diritti strappati con la lotta e di resistenza civile. Parlo con i cassintegrati che mi raccontano dello spolverino, di come quella città ha perso professionalità e sapere tramandato, e la lotta collettiva e solidale operaia sembra aver lasciato il posto al cassa integrato individuale, di chi si arrangia e arrotonda con lavoretti a nero e di come tutto questo sia causato da scelte precise - mancanza di investimento pubblico, manutenzioni tagliate, impianti lasciati invecchiare, inquinamento scaricato sui corpi dei lavoratori e sulla cittadinanza. Di come la lotta sia stata sfiancata da chi ha creduto nelle promesse di rilancio dei cosiddetti cavalieri bianchi – con multinazionali guidate da Carrai o padroni stranieri come Rebrab non fa differenza – mentre il lavoro scompare, i salari si abbassano e il pubblico paga varianti urbanistiche e incentivi per garantire profitti ai privati. Il conto e le perdite sono collettive, a carico del territorio".

"È in questo contesto che la chiusura del Cinema Metropolitan assume un significato che va ben oltre la perdita di cinque posti di lavoro e di una sala. - prosegue Bundu - Quel cinema nasce da un atto collettivo: negli anni ‘80 furono gli operai stessi ad acquistare i macchinari per impedirne la trasformazione in un supermercato. È stato per decenni un presidio culturale e sociale, un punto di riferimento per le scuole, uno spazio di incontro, di parola pubblica. Un luogo dove la città poteva ancora riconoscersi come comunità".

"Oggi la cooperativa Nuovo Metropolitan chiude. - conclude Bundu - Cinque lavoratori restano senza lavoro. Ma soprattutto Piombino perde un altro pezzo della sua anima collettiva. La chiusura del cinema non è un fatto isolato: è l’ennesimo colpo inferto a una città che un tempo era simbolo di resistenza operaia e di lotte condivise, e che oggi viene privata, uno dopo l’altro, dei suoi spazi comuni, della sua memoria e della sua capacità di immaginare futuro".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Camping Cig continua a ritenere che le acciaierie devono essere controllate dallo Stato e chiede ai sindacati di non firmare accordi precostituiti
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Marco Celati

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Politica

Attualità

Attualità

Attualità