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Attualità domenica 10 marzo 2024 ore 08:06

Proverbi maremmani di moda a Piombino

Vista su Piombino (foto di Riccardo Marchionni)

Su #tuttoPIOMBINO di QUInews Valdicornia “Proverbi maremmani di moda a Piombino” di Gordiano Lupi. Foto di Riccardo Marchionni



PIOMBINO — Si fa prima a saltatti che a giratti intorno è maremmano, ergo anche piombinese, pure se già lo sento il coro dei critici dire che sto raschiando il barile, certi modi di dire sono universali. Vero, mi risulta che si dica anche a Roma, declinato in maniera diversa, secondo il loro modo di parlare: Famo prima a saltatte che a girate attorno! Ma quel che è universale è particolare, meglio, come diceva un mio amico: nel più ci sta il meno… questo è pisano, il mio amico era di Santa Maria a Monte, penso che provenga da lì. In Maremma questo commento tra l’ironico e il sarcastico viene riservato alle persone un poco sovrappeso, anche se grassezza fa bellezza, come diceva mia nonna che tanto magra non era, mentre mio nonno - che veniva da Seggiano - ribadiva: Bello gadollo!, espressione che sta per bello pieno e significa un po’ la stessa cosa, un po’ di ciccia in corpo mica ci sta male.

Si fa prima a saltatti che a girati intorno, non è un complimento, ma un invito abbastanza insolente a mettersi a dieta, rivolto a una persona in eccesso ponderale con la quale siamo in confidenza.

Diciamo ora che cosa significa nel più ci sta il meno, anche se pare intuitivo, ché quando facciamo una cosa che ne contiene un’altra abbiamo fatto sempre bene. Se nell’adempiere a un lavoro non solo facciamo quel che viene richiesto, ma qualcosa in più, siamo bravi, come dicevano i latini plus semper in se continet quod est minus. Non dimentichiamo mai, però, come dicevano i nostri vecchi che per forza non si fa nemmeno l’aceto! E ne abbiamo aggiunto un altro.

Visto che siamo ai modi di dire proverbiali, lo sapete quanto dura il raglio d’un ciuco? Pochi secondi. Ecco perché in passato si diceva dura quanto il raglio d’un ciuco quando una cosa durava poco, un oggetto si rompeva subito, una confezione di dolcetti spariva in un battibaleno per la presenza di adolescenti in casa. Non lo dice più nessuno, ma era un modo di dire piuttosto divertente con applicazioni lavorative, erotiche, sportive, insomma, calzava a pennello ogni volta che una determinata attività o un certo oggetto durava poco.

Tempo e culo ’un si comanda! È un altro proverbio maremmano che i vecchi piombinesi dicevano spesso in presenza di un coreggione improvviso (pur se da noi si chiama peto), per giustificarsi con i presenti, visto che non è facile comandare il culo con i suoi rumori imprevedibili, neppure la defecazione (se non grazie a un lassativo), così come non è possibile comandare la situazione meteorologica, tutt’al più possiamo prevederla, non certo modificarla a nostro piacimento.

E così - anche se del tempo abbiamo già parlato - ci sta che ci sia una guazza che bagna i piedi (la rugiada), una neve che fa pappetta (non attacca), una pioggia come le funi, un freddo che si zizzola (si bubbola), un caldo che si boccheggia (come i pesci nell’acqua), può essere che baleni (a Piombino i vecchi esclamavano: come lampa!), faccia buriana, si scateni un putiferio … in ogni caso tempo e culo ’un si comanda!

Termino con altri appunti meteorologici, visto che fa parecchio freddo e il tempo non è dei migliori. Ora come ora si tira l’umido, direbbe un mio amico pisano - non è lo stesso di prima, parlo di un altro - con un’espressione che a Piombino non ho mai sentito ma che secondo lui deriva dall’usanza di tirare pentole piene d’acqua per pulire i pavimenti. E quando fa scirocco - da noi capita spesso -, c’è una cappa che non ti dico è un bel modo di descrivere il caldo umido appiccicoso. Quand’è freddo, invece e soffia vento di grecale, di solito è diaccio marmato (come il marmo). E se piove come Dio la manda, viene giù che pare il giorno del castigo! Mentre se cadono dal cielo poche goccioline: pisciacchia (fiorentino), schizzetta (maremmano),  scazzetta (piombinese giovanilistico anni Settanta che confondeva lo schizzo con il cazzo). Un proverbio per i giorni di grecale, ve lo regalo come bonus di fine articolo, quando fa così freddo che chi non ha casa la cerca (altro bel modo di dire) e soffiano quelle belle raffiche decise da Nord Est: “Grecale, né a caccia né a pescare!”.

Gordiano Lupi
© Riproduzione riservata


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