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Lavoro sabato 15 febbraio 2025 ore 11:01

"Più valore e giusto reddito agli agricoltori"

All'assemblea regionale Cia svoltasi a Campi Bisenzio la presidente Cia Etruria chiede l’apertura di un tavolo regionale sul settore ortofrutticolo



PROVINCIA DI LIVORNO — Proposte concrete da sottoporre alla politica per riuscire a valorizzare produzioni e agricoltori e risolvere i problemi urgenti, in primis il reddito. E’ quanto emerso dall’assemblea regionale Cia svoltasi a Campi Bisenzio al cospetto di agricoltori, vertici nazionali della Confederazione ed istituzioni politiche tra cui il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“Per Cia - ha evidenziato Cinzia Pagni, presidente Cia Etruria - è necessario rafforzare le filiere e riconoscere il giusto valore alla produzione anche attraverso l’attivazione di tavoli regionali, come quello richiesto per l’ortofrutta. Occorre - ha aggiunto - sostenere le aziende in crisi incentivando l’aggregazione di prodotto e restituire il valore al reddito attraverso misure che arrivino direttamente agli agricoltori come, ad esempio, l’abbattimento delle accise su gasolio agricolo portando il prezzo al di sotto dell’euro”.

“Attraverso le nostre proposte cerchiamo di invertire la rotta - ha detto Valentino Berni, presidente Cia Toscana - in Europa dobbiamo lavorare per mantenere il budget e targettizzare meglio gli agricoltori, cercando di far arrivare le agevolazioni, i contributi e le opportunità della filiera. A livello regionale le priorità sono il bene acqua, la gestione della fauna e la necessità di creare un tavolo di filiera per ogni settore che riesca ad aggregare la grande distribuzione, il trasformatore e l’agricoltore (che poi è l’anello debole). Inoltre – ha evidenziato - bisogna dare subito agli agricoltori un giusto reddito e poter contare su una maggiore trasparenza lungo la filiera”.

I dati parlano chiaro: l’agricoltura toscana in 10 anni ha perso 20mila aziende agricole, ovvero oltre 1 su 4 (-28,3%), registrando una perdita del 15,1% di SAU (Superficie agricola utilizzata). E questo, in concreto, si traduce in cali di produzioni agroalimentari importanti, come ad esempio il latte ovino, utilizzato per la produzione di Pecorino Toscano Dop. Nel 2018 in Toscana si producevano 36 milioni di litri, nel 2024 solo 26 milioni, per un calo quindi del 28%.


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