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Politica domenica 15 ottobre 2023 ore 09:00
"Ancora scelte sbagliate su turismo e sviluppo"
Pd: "Dalle informazioni raccolte, si tratterebbe di un piano spiaggia veramente di basso profilo". Chiesto più coinvolgimento
SAN VINCENZO — Il Pd di San Vincenzo è intervenuto più volte prima dell’estate evidenziando i ritardi e gli errori dell’Amministrazione comunale nel governo del Comune.
"Le nostre preoccupazioni si sono purtroppo dimostrate giuste e la realtà è sotto gli occhi di tutti. - hanno commentato - L’assenza di interventi di rimozione della posidonia adeguati e tempestivi ha prodotto grandi disagi mentre gli eventi, gli spettacoli e le feste sono risultati poco attrattivi, per niente innovativi e realizzati spesso solo grazie al fondamentale impegno di associazioni e cittadini. E come non ricordare la mancata partecipazione ai bandi regionali sui ripascimenti come hanno fatto tutti i principali comuni della costa: questo, insieme al problema della posidonia, ha impedito di presentare nel modo migliore il nostro bene primario, le spiagge, provocando proteste mai viste da parte degli operatori e una grande insoddisfazione di molti turisti e residenti".
"Di solito dagli errori si impara e quindi ci aspettavamo un profondo cambiamento di approccio anche perché il sindaco, dopo le proteste delle imprese e le dimissioni dell’assessore Galligani, tenendo per sé la delega sul Turismo in più occasioni aveva promesso una svolta e la concertazione con le imprese. - hanno proseguito - E, invece, nuovi fatti ci preoccupano. La Giunta, in totale solitudine, ha redatto un nuovo piano spiagge senza alcun confronto con gli operatori e le altre forze politiche. Tutti, anche stavolta, vengono chiamati esclusivamente a prendere atto di quanto già deciso. Tra l’altro non abbiamo compreso la tempistica: perché andare ora a predisporre un nuovo piano spiagge quando entro la fine del 2023 dovranno essere emanati dal Governo nazionale i decreti attuativi della direttiva europea Bolkestein?".
Per il Pd sanvincenzino questo metodo è ritenuto inaccettabile.
"Se sull’ordinaria amministrazione è normale che la Giunta e il gruppo consiliare che la sostiene procedano in totale autonomia, sulla programmazione del territorio e sulle scelte strategiche del Comune sarebbe corretto coinvolgere le forze politiche e sociali per raccogliere contributi di idee e di esperienza. Laddove si agisce sul futuro di un paese sono sempre doverose le consultazioni preventive e i confronti veri. Tanto più da parte di una lista civica che si è presentata alle elezioni sbandierando i vessilli della democrazia e della trasparenza e le ha vinte con un consenso limitato e di poco superiore agli altri! Servirebbe un’analisi seria dell’esistente e una visione avanzata del futuro per fissare obiettivi adeguati in un contesto di grandi cambiamenti nell’economia e nella società".
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