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Politica martedì 31 gennaio 2023 ore 20:35

Parchi, “la posizione si fa sempre più difficile”

Officina San Vincenzo ha esternato forti dubbi sul percorso condiviso con gli altri Comuni per ridare un futuro alla Parchi Val di Cornia



SAN VINCENZO — “Ci sono diversi immobilismi sulla Società Parchi Val di Cornia, tutti dannosi e nessuno privo di radici che ne giustifichino l'esistenza”, Officina San Vincenzo pone una lente sulla situazione della Parchi.

“Le Amministrazioni comunali che si sono susseguite negli anni, quasi tutte a trazione Pd, hanno portato la società ad un punto di fragilità strutturale sia per lo squilibrio tra entrate e uscite da colmare in modo crescente attraverso la contribuzione diretta dei Comuni, sia per la distanza sempre più marcata delle posizioni dei
Comuni soci. - hanno spiegato - Aver spezzato la visione del patrimonio della Val di Cornia ripartendo spese e incassi di ciascun parco in ciascun Comune, aver tolto autonomia gestionale alla Società Parchi sottraendo le fonti di incasso per affidarla ad intese sempre più precarie tra i Comuni soci, aver messo in discussione alcune scelte di tutela ambientale che il territorio eredita dagli anni ‘70, tutto questo ha condotto a posizioni oggi difficilmente sintetizzabili”.

“La nuova amministrazione sanvincenzina era riuscita a gettare le basi per il documento di rilancio condiviso da tutti i Comuni soci allegato al bilancio 2022, ma a quel documento nulla è seguito. - hanno sottolineato - Inutile puntare il dito contro un Comune anzichè un altro, quando si spreca un anno per affrontare una situazione potenzialmente critica, tutti perdono e imprese e cittadini più di tutti”.

Come considerato da Officina, “per San Vincenzo la posizione si fa sempre più difficile. Da un lato la necessità di credere e dar credito ad un progetto nato per diversificare l'economia della Val di Cornia di cui, ad oggi, ci sarebbe un disperato bisogno, dall'altro la necessità di motivare contributi economici crescenti ad un soggetto che non gestisce alcunché nel nostro territorio comunale. Se la visione di unità delle risorse e della gestione sovracomunale delle stesse fosse prevalente, allora non peserebbero i contributi richiesti, tuttavia ad oggi così non è e San Vincenzo, oltre a pagare e a non far gestire nulla dalla Società, non ha alcuno strumento per incidere né sulle scelte di conduzione aziendale, né sulle scelte di indirizzo strategico”.

“Per porre rimedio a questo c'è stato tutto il 2022 ma altre priorità hanno fatto sfumare l'obiettivo di essere pronti con un nuovo metodo di condivisione delle scelte per il 2023. Speriamo vada meglio per il 2024, nel frattempo, come lista civica riteniamo che sarebbe davvero difficile da giustificare l'esborso di oltre 100mila euro, in simili condizioni e dopo un simile percorso”, hanno concluso.


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