Piano spiaggia, replica alle opposizioni

SAN VINCENZO — “Stando a quanto dichiarato dalle opposizioni capiamo che, per loro, il Piano Spiaggia è solo materia propagandistica”. Così replicano il sindaco Paolo Riccucci e l’Amministrazione comunale di San Vincenzo alle forze di opposizione in merito a quanto espresso relativamente all'elaborazione del Piano Spiaggia.

“Solo slogan sulla ‘decrescita infelice’ – hanno proseguito - e altri aspetti che niente hanno a che vedere con lo strumento, come le difficoltà del 2023 per gli spiaggiamenti straordinari di posidonia, la pulizia dell’arenile o il quadro normativo nazionale. Tutti argomenti che in questo contesto sono buoni solo per gettare fumo negli occhi e non far capire ai sanvincenzini né di cosa si parla, né quale sia la posta in palio”.

“Il Piano Spiaggia – hanno aggiunto sindaco e Amministrazione - sceglie quali sono le spiagge da dare in concessione e quali sono le aree da lasciare a libero uso sulla base di un’analisi della risorsa, del contesto urbano ed extraurbano in cui ricadono le spiagge e dell’interesse pubblico. Ogni altro argomento o considerazione, utilizzato in modo pretestuoso solo per far propaganda, è legittimo ma non ci interessa. Siamo aperti al dialogo e al confronto ma se si rimane sui fatti e sulla sostanza. I fatti fondamentali sono due e, pur sollevando le proteste di pochi, vanno incontro all’interesse della comunità e al turismo del futuro, alle molteplici necessità dei sanvincenzini e dei turisti. Il primo è che aumenterà la spiaggia libera per la prima volta nella storia del nostro Comune, forse per la prima volta nella storia dei Piani Spiaggia toscani e non solo. Su questo si può non essere d’accordo, ma è gravissima l’accusa di esser stati arbitrari nelle riduzioni di alcune concessioni esistenti, come se fossero stati fatti favori o dispetti. In realtà – hanno evidenziato - le opposizioni sanno bene che è stato studiato ed individuato un parametro sulla base delle concessioni esistenti per le strutture alberghiere e che questo parametro è stato esteso a tutto il tratto urbano di arenile. Insomma, il parametro individuato ha voluto uniformare una differenza che vedeva alcune strutture avere diritto ad un ombrellone per camera e altre averne diritto anche fino al triplo”.

“Il secondo fatto del Piano Spiaggia, è che per la prima volta c’è un piano fortemente mirato ai servizi e al turismo. C’è infatti una spinta importante sulle concessioni sportive e l’individuazione di due concessioni che dovranno orientarsi verso offerte più specifiche rispetto alla realtà attuale ampliando la nostra offerta turistica. Lo strumento individuato – hanno sottolineato - è la concessione diretta del Comune, e le strutture individuate sono una a nord e una a sud del porto. Dopo vent’anni tentiamo di rimediare agli errori fatti in passato con un’idea forte delle potenzialità della spiaggia e, finalmente, con una pianificazione pubblica della risorsa. Il problema per cui alcuni si lamentano è semplice, sinora la risorsa era stata pianificata prendendo le esigenze di pochi, mettendole pari pari nel Piano Spiaggia e sacrificando sempre di più le possibilità di diversificazione e gli spazi di libera fruizione. Oggi si fa il contrario per diversificare l’offerta, migliorare la fruibilità degli arenili di libero uso, aumentare il numero di strutture che potranno qualificare la loro offerta con gli ombrelloni legati alle camere, e fare di San Vincenzo un punto di riferimento per la spiaggia libera, lo sport e i servizi”.

“La posizione delle opposizioni ricalca quella delle associazioni di categoria, con cui si sono legittimamente confrontate. Spesso le stesse opposizioni ci hanno ricordato che da sole rappresentano la maggioranza dei cittadini, ci chiediamo se coloro che li hanno eletti condividono la posizione presa sul non voler aumentare la spiaggia libera e se l’unico argomento degli ombrelloni è quello in cui i loro elettori si sentono rappresentati. Forse – hanno concluso il sindaco e l’Amministrazione - le opposizioni, che dicono di rappresentare la maggioranza dei sanvincenzini, farebbero meglio a chiedere a tutti i cittadini, e non solo a chi è fortemente interessato alla spiaggia, cosa ne pensano. Certo che per farlo dovrebbero avere il coraggio di illustrare il Piano per com’è e non raccontarlo da un unico punto di vista, non certo disinteressato. Siamo disponibili a discutere per migliorare, ma non per prendere in giro i cittadini a suon di slogan, buoni solo per chi vuole che sulla spiaggia nulla cambi”.

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