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Attualità venerdì 19 maggio 2023 ore 16:22

Posidonia, "gestire al meglio gli spiaggiamenti"

Le associazioni ambientaliste chiedono alle amministrazioni comunali, a partire da San Vincenzo, la massima attenzione per la cura degli arenili



SAN VINCENZO — Wwf, Legambiente Costa Etrusca e Libera San Vincenzo/Castagneto Carducci hanno chiesto di promuovere un nuovo modo di approcciarsi alla cura della spiaggia.

"Come associazioni ambientaliste e non solo, vorremmo che partisse da San Vincenzo un nuovo modo di approcciarsi ai nostri arenili e di conseguenza ad un turismo che evolva verso una migliore qualità, che contribuisca alla tutela dell’ambiente e rispetti i diritti di chi vi lavora, superando le logiche del puro e semplice turismo estivo di massa. - si legge in una nota - Abbiamo visto delle positive novità nella nuova disciplina delle attività balneari, come ad esempio evitare la libera circolazione dei trattori che hanno caratterizzato le notti sanvincenzine degli ultimi anni. Oppure evitare i furti di sabbia dalle spiagge del demanio pubblico, depauperando un bene comune".

"Importante per noi, e qui lo chiediamo all'amministrazione comunale, riuscire a gestire al meglio, e magari con nuove modalità, gli spiaggiamenti di posidonia, che come ormai è risaputo sono l'unica vera barriera verso l'erosione marina", hanno proseguito invitando a non prendere in considerazione piani di ripascimento.

"Come associazioni continueremo ad impegnarci nella divulgazione dell'importanza della tutela della nostra costa come bene naturale irripetibile e della consapevolezza del necessario limite della pressione umana per non comprometterla definitivamente. Chiediamo tale impegno, affiancato ad un confronto pubblico costante indispensabile per diffondere conoscenza e responsabilità, sia al Comune, in quanto tutore di interessi pubblici, sia ai cittadini, agli imprenditori ed alle varie associazioni di categoria, perché tutti dobbiamo farci carico responsabilmente degli interessi comuni, oltre che di quelli privati. La spiaggia, l'intero litorale sanvincenzino, nonchè quelli dei comuni limitrofi, sono beni comuni naturali non singole entità scollegate, non vanno viste solo come uno strumento per un guadagno rapido. Occorre - hanno concluso - una visione ambientale di profondità che ci veda impegnati a lasciare alle future generazioni il mondo in condizioni migliori, che vada oltre gli interessi economici immediati, per quanto legittimi, di pochi. Ricordiamoci il precedente piano spiagge, che asserviva completamente il litorale ad uno sfruttamento turistico massivo, senza alcuna tutela naturale. Ripartiamo dagli errori del recente passato per creare un futuro prossimo più consapevole, di maggior tutela ambientale paesaggistica e per le generazioni attuali e future".


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