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Politica sabato 06 maggio 2023 ore 13:39

Nuova raccolta rifiuti, lente sulle tariffe

Uniamo Suvereto: “Se si riesce a fare meno vuotamenti di quelli minimi previsti non si ha diritto a sconti, non ci sono premi, si paga ugualmente”



SUVERETO — “Tariffa puntuale o sempre tariffa presuntiva con addebito puntuale delle eccedenze?”. Lo domanda Uniamo Suvereto in vista del nuovo sistema di raccolta rifiuti e la relativa tariffa.

“Suvereto si appresta ad affrontare quella che la Sindaca Pasquini ha definito una svolta epocale con il passaggio alla tariffa puntuale sui rifiuti. - hanno spiegato dall’opposizione - Ci chiediamo se i principi del tutto condivisibili del chi più produce più paga, del premiare chi riesce a differenziare di più, che hanno come scopo il raggiungimento di un’equità tariffaria e della minor produzione di rifiuto non riciclabile, costo ambientale e sociale non più sostenibile, abbiano trovato attuazione nel sistema organizzativo, regolamentare e tariffario approntato dalla Giunta Pasquini e la risposta non può che essere negativa. Un’organizzazione veloce e sommaria, che nessun spazio ha lasciato alla pianificazione e allo studio delle esigenze concrete, di cui necessitano i cittadini di Suvereto, ben lontana da quel passaggio graduale e ponderato che si era annunciato”.

“L’adozione già avvenuta da parte della maggioranza di un regolamento con evidenti disuguaglianze e di un piano tariffario, che risulta tutt’altro che puntuale ma ancora una volta solo ed esclusivamente presuntivo, in quanto adottato sulla base di un piano economico finanziario dei costi già approvato nel Luglio 2022, rendono un quadro della questione tutt’altro che positivo per gli utenti. - hanno commentato a E non c’è da stupirsi, quando i passaggi epocali non sono ben amministrati, che molti cittadini si sentano a dir poco disorientati, così come é emerso già dai primi incontri svolti, che in quanto a tempistica, a cose fatte, e a logistica sono la cartina tornasole di una mancata pianificazione generale”.

“Come può essere definita puntuale una tariffa approntata su un piano finanziario adottato l’anno prima e ridistribuito tra gli utenti non sulla base della quantità e qualità del rifiuto indifferenziato prodotto? Quello sarà il costo, poco meno di 800mila euro per il Comune da corrispondere al gestore Sei Toscana, e quello è quanto sarà distribuito nella bollettazione per l’anno 2023 ai cittadini. Bravi o non bravi che siano nel fare la raccolta differenziata. Per il 2023, dice la sindaca Pasquini, più o meno le tariffe saranno uguali al 2022, con la differenza che nel 2022 non vi era un limite negli svuotamenti (per chi aveva il porta a porta ne poteva fare anche uno a settimana) ed ora, invece, si pagano in più le eccedenze. Per l’anno 2023 ci saranno 2 avvisi diversi, 1 per il primo semestre, l’altro per il secondo semestre e riguarderà la tariffa puntuale e dovrebbe esserci una riduzione del 5% ci dicono: ma se il totale annuo da pagare per il Comune è quello, quel 5% di riduzione del secondo semestre, da dove sarà recuperato?”.

Se si è bravi e si riesce a fare meno vuotamenti di quelli minimi previsti non si ha diritto a sconti, non ci sono premi, si paga ugualmente, come lo scorso anno quando non c’erano limiti, visto che si dice che le tariffe rimangono inalterate, come chi invece ha raggiunto il massimo dei vuotamenti. Ed in termini di quantità di rifiuto, chi conferirà un mezzo sacchetto, pagherà come chi conferirà un sacchetto pieno. Quindi la puntualità in termini di quantità di rifiuto prodotto in che cosa consiste? Ci piacerebbe poi capire come si è arrivati a determinare il numero dei vuotamenti minimi obbligatori per quanto riguarda le utenze domestiche e non domestiche, perché applicare solo ed esclusivamente statistiche non ci pare essere il metodo corretto in presenza di differenziazioni locali, per tipologia di utenti e territorio, che non dovrebbero essere ignorate”.

“Sulla determinazione poi delle tariffe e, quindi, sulla distribuzione di quell’importo complessivo fissato per il 2023 sopra detto, si apre un altro capitolo critico. La parte variabile risulta fortemente determinata dal numero dei componenti del nucleo familiare. E’ evidente - hanno proseguito - che se per alcuni tipi di immobili, ad esempio per le seconde case, per regolamento è stato previsto che i componenti della famiglia sono solo 2, mentre da precedente regolamento erano 4 perché magari l’immobile era di grandi dimensioni, quella parte di tariffa in meno imputata a questi immobili andrà a ricadere sugli altri, su quelle dei residenti oppure su chi ha visto ridursi le percentuali di riduzione, perché alla fine come detto il totale da corrispondere al gestore è quello. Non è solo un ragionamento matematico, ma di equità. Quel termine, equità, che viene abusato ma in questo caso non attuato”.

“Non meno dubbi poi ci sono sull’organizzazione del servizio di raccolta, sulla collocazione dei cassonetti stradali e sulla tracciabilità e, quindi, sulla qualità del tipo di rifiuto che verrà conferito: come si controllerà che qualche rifiuto indifferenziato non vada a finire in altri cassonetti, magari per evitare di eccedere nel numero dei vuotamenti? Se l’obiettivo virtuoso è davvero quello di aumentare la percentuale di raccolta differenziata, non ci può essere detto che la soluzione è quella di dare in mano ai cittadini una tessera elettronica che misura solo quante volte si conferisce, a prescindere da cosa e quanto si conferisce, perché altrimenti il dubbio è che questa al momento sia più una manovra economica e di bilancio sulle spalle dei cittadini”, hanno concluso da Uniamo Suvereto.


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