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Politica sabato 08 aprile 2023 ore 20:17

"Non comprendono dinamiche e difficoltà"

Jessica Pasquini

La sindaca Pasquini ha replicato a Uniamo Suvereto rispondendo punto per punto agli aspetti sollevati per la cura del borgo



SUVERETO — E' la sindaca di Suvereto Jessica Pasquini ha rispondere tramite social alle critiche avanzate dall'associazione Uniamo Suvereto in merito alla mancata adeguata cura del borgo (leggi qui l'articolo collegato).

"Non ci vogliamo sottrarre alla dura requisitoria di Uniamo Suvereto contro la nostra amministrazione, in cui si punta il dito in particolare sui ritardi e le difficoltà nel settore delle manutenzioni del verde e del patrimonio pubblico, ma non solo. - ha scritto la sindaca Pasquini - Uniamo dichiara di 'trovarsi costretta a intervenire, non per spirito di contrapposizione ma semplicemente per puro interesse per l’oggi e il domani di tutti'. Anche se, poi, manca completamente una qualsiasi proposta di come reperire le risorse necessarie per rimediare alla situazione, sia sul fronte delle manutenzioni che su quello degli investimenti. Comunque, dal momento che per noi l’interesse del paese viene prima di ogni interesse di parte, non ci tiriamo indietro".

"Dei ritardi nel taglio dell’erba e della difficoltà della manutenzione del patrimonio pubblico, compresi i monumenti, siamo ben consapevoli, vivendo ogni giorno con frustrazione la distanza che c’è tra la nostra volontà di intervenire e migliorare il decoro del paese e la realtà oggettiva di risorse economiche limitate e ridotte, sottoposte ai vincoli della finanza pubblica che non ci consentono di aumentare e spesso di finanziare la spesa corrente, che è quella che serve per fare manutenzioni continue ed efficaci. - ha spiegato - Ogni anno siamo impegnati nel reperire risorse aggiuntive a quelle stanziate nel Bilancio di previsione, cosa che faremo anche quest’anno, sapendo che non bastano mai, perché il ritardo da colmare nel recupero di risorse che servono per la spesa quotidiana dell’Ente è grande e deriva dalle amministrazioni precedenti alle nostre. E non lo diciamo per dare la colpa a chi c’era prima, ma perché è la verità". 

"Veniamo da anni in cui sul fronte delle entrate comunali ha regnato l’anarchia, tanto che la prima cosa che Assemblea popolare ha fatto quando è arrivata alla guida del Comune è rimettere in sesto la parte delle entrate del Comune, con una complessa operazione di recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale su tributi come la Tari e l’Imu che, purtroppo, nel nostro Comune era piuttosto importante e sulla quale le amministrazioni di cui Uniamo è figlia non hanno mosso un dito per anni. - ha evidenziato - Tanto che, arrivati sull’orlo del blocco non solo della spesa quotidiana del Comune ma anche di ogni tipo di investimento, avevano ben pensato di fondere il Comune con quello di Campiglia Marittima. Noi abbiamo faticosamente rimesso in sesto le finanze comunali, con diversi interventi di carattere strutturale sia sul fronte delle entrate che su quello delle uscite, come la riorganizzazione dei servizi scolastici per esempio, ma anche con la partecipazione a bandi di ogni tipo per finanziare opere pubbliche di efficientamento energetico, di messa in sicurezza, di impiantistica sportiva, e di sviluppo per il paese. La questione vera che continuiamo a scontare è l’impossibilità di assumere personale in numero adeguato alle esigenze alle quali un Comune come il nostro deve far fronte e non solo nel settore delle manutenzioni e dei lavori pubblici. Un’impossibilità che in gran parte non dipende da noi, ma dai limiti che le varie finanziarie impongono sulla spesa di personale dei Comuni, anche quando i comuni hanno le risorse per assumere".

"Veniamo accusati da Uniamo di mancanza di programmazione e di visione, ci vengono contestati interventi come la realizzazione della nuova casa di comunità o quelli, per noi di valorizzazione, del Parco degli Ulivi. - ha proseguito - Infine ci dobbiamo anche sorbire la lezione sull’importanza della Bottega della salute per Suvereto e sugli orari giusti di apertura al pubblico. Crediamo che prima di criticare Uniamo dovrebbe ringraziare questa amministrazione per aver portato il servizio di Bottega della Salute a Suvereto, perché se questa giunta non aderiva al progetto delle Botteghe, a Suvereto questo servizio non ci sarebbe mai stato. Dopodiché ci fa piacere che lo apprezzi così tanto da ritenerlo ormai indispensabile, purtroppo nonostante una riposta più che esaustiva data dal sindaco in un recente consiglio comunale a una mozione/interpellanza sul tema presentata dal gruppo di opposizione, Uniamo dimostra di non aver capito bene come funziona il servizio. E’ vero, gli orari e i giorni di apertura coincidono in questo momento con quelli del distretto. La responsabilità, però, è del ritardo con il quale la Regione ha rifinanziato il progetto, non del Comune. Aprendo ad aprile invece che a gennaio, infatti, l’addetta alla nostra bottega che per 3 mesi è rimasta a casa senza ricevere un euro, ha dovuto riorganizzarsi prendendo altri impegni di lavoro, che in questo momento le lasciano liberi solo i due giorni di mercoledì e sabato. Ma per la serietà e dedizione della nostra addetta, che ringraziamo, già nel mese di maggio l’impegno è di aprire anche il venerdì mattina e comunque di ripristinare le condizioni per tornare a un orario più esteso e funzionale del servizio appena possibile. Se veramente lo spirito che guida Uniamo non è quello della contrapposizione, almeno su questo argomento, sarebbe bastata fare una telefonata al sindaco e all’ufficio preposto per ricevere una spiegazione in merito ed evitare una polemica che non può che apparire strumentale e di basso profilo".

"Lungi dal pensare di essere infallibile, questa amministrazione è serena nel dare conto del proprio operato, avendo sempre fatto il possibile con le condizione date. Ne sono prova le risposte sempre fornite, di cui pare Uniamo abbia capito ben poco, visto che le ripropone con il solito nastro. Quanto alla visione, - ha concluso la sindaca Pasquini - credo basti ricordare che abbiamo presentato un progetto di rigenerazione che il Ministero della Cultura ha ritenuto meritevole di essere premiato con 1,6 milioni. Nel frattempo abbiamo perso ogni speranza di sentire proposte vere e realizzabili da parte di chi tanto si è dato da fare a fotografare, molto meno nel comprendere le dinamiche e le difficoltà della pubblica amministrazione e nel vivere la realtà quotidiana di questo paese".


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