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Attualità martedì 10 marzo 2020 ore 12:22

Covid-19, vietati gli assembramenti all'aperto

Foto di repertorio

Si può uscire per fare la spesa anche se in Val di Cornia molte attività si stanno organizzando per la consegna a domicilio o servizi su prenotazione



VAL DI CORNIA — A seguito del nuovo provvedimento del Governo per contenere i diffondersi del nuovo coronavirus, i Comuni della Val di Cornia hanno diffuso le misure previste dal nuovo DPCM del 09.03.2020, direttive che integrano e/o restringono quelle già introdotte per il nostro territorio dal DPCM 8.3.2020.

Si sottolinea che su tutto il territorio nazionale sono vietati gli assembramenti anche all'aperto. Una precisazione che arriva dal Comune di San Vincenzo e raccomandata da tutti i Comuni della Val di Cornia che in queste ore stanno diffondendo dalle loro pagine social tutte le informazioni utili ai cittadini.

Ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5°C.) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante. Divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al Covid-19.

Con la nuova misura si mira a evitare ogni spostamento di persone fisiche in entrata e in uscita dai territori, nonché́ all’interno degli stessi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative (non più indifferibili) o situazioni di necessità o per motivi di salute che vanno dimostrate (qui il modulo per gli spostamenti). Tra gli spostamenti che sono consentiti rientra anche l'approvvigionamento di generi alimentari, quindi andare a fare la spesa. In Val di Cornia comunque molti negozi si stanno attivando per effettuare la consegna a domicilio della spesa o su prenotazione, mentre associazioni di volontari si sono offerte di dare una mano agli anziani per evitare che escano dalle loro abitazioni.

Restano sospesi gli eventi e le attività sportive e culturali. Attività scolastica sospesa fino al 3 Aprile.

Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. Consentite anche le attività commerciali diverse da ristorazione e bar a condizione che il gestore garantisca un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le strutture dovranno essere chiuse. Quindi si può uscire per fare la spesa 

Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali, il gestore deve comunque garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. 

In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le strutture dovranno essere chiuse. 

La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.

Qui tutte le norme principali entrate in vigore oggi per tutti gli italiani.


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