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Attualità venerdì 04 marzo 2022 ore 16:10

Valli Etrusche, "verso rivisitazione dei servizi"

Sandra Scarpellini

La presidente della Società della salute Scarpellini ha illustrato le novità e il piano di azione per l'anno in corso guardando anche al 2023-2025



PIOMBINO — La Società della salute delle Valli Etrusche ha deliberato il nuovo criterio con il quale sarà calcolata la quota finanziaria che i 16 Comuni soci conferiranno al consorzio per la gestione integrata dei servizi socio assistenziali: ogni amministrazione comunale verserà 44 euro ad abitante.

La decisione rende uguale per tutti i Comuni il metodo di calcolo della quota per garantire le risorse al funzionamento dei servizi sociali, che dal 2018 sono gestiti in modo integrato con l’Ausl Toscana nord ovest attraverso il consorzio della Società della salute delle Valli etrusche appunto, che associa i 16 Comuni dell’area.

In precedenza, infatti, esistevano due Società della salute: quella della Bassa Val di Cecina (che raggruppava i Comuni di Bibbona, Casale Marittimo, Castagneto Carducci, Castellina Marittima, Cecina, Guardistallo, Montescudaio, Riparbella, Rosignano Marittimo e Santa Luce) e quella della Val di Cornia (che aveva come soci i Comuni di Campiglia Marittima, Piombino, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto e Monteverdi Marittimo). Nel Luglio del 2018 le due Sds si sono fuse in una e hanno dato vita alla Società della salute delle Valli Etrusche. Ma mentre i 10 Comuni della ex Sds Bassa Val di Cecina versavano una quota pari a 44 euro ad abitante, quelli della ex Sds della Val di Cornia avevano una quota parametrata a 42 euro per abitante. Questo diverso criterio di calcolo della quota è rimasto in vigore fino a tutto il 2021. Con la decisione dello scorso 28 Febbraio si pone fine a questo doppio regime, stabilendo che tutti i Comuni dell’attuale Sds delle Valli Etrusche conferiscano una quota pari a 44 euro per ogni abitante residente.

“Finalmente siamo arrivati alla parificazione delle quote - ha spiegato Sandra Scarpellini, sindaca di Castagneto e presidente della Sds - le Valli Etrusche sono zona unica e questo passaggio, pur non risolutivo, era comunque necessario per andare verso una rivisitazione dei servizi che consenta ai cittadini un accesso quanto più corretto e democratico alle prestazioni”.

La Sds Valli Etrusche ha deliberato anche altre due importanti decisioni. E’ stato infatti approvato il progetto operativo annuale 2022 di programmazione e gestione delle attività del Piano integrato di salute (Pis) 2020-2022, indicando il percorso per la riformulazione del Pis per il triennio 2023-2025, all’interno del quale saranno elencate le azioni previste dal Pnrr. Tali azioni sono suddivise in due missioni: la missione 6, che riguarda la realizzazione delle case di comunità, degli ospedali di comunità e delle centrali di continuità ospedale-territorio (Cot); la missione 5, che riguarda le linee programmatiche a sostegno della genitorialità, l’assistenza alle persone non autosufficienti e con disabilità, l’inclusione delle persone svantaggiate e il rafforzamento del servizio sociale professionale.

L’altra decisione deliberata riguarda invece l’accordo tra i Comuni per l’assunzione di 11 nuovi assistenti sociali, con i quali la Società della salute delle Valli etrusche raggiungerà il livello essenziale delle prestazioni sociali previsto dal piano nazionale politiche sociali. L’accordo dovrà comunque poi essere ratificato da ogni singolo comune socio.

“Questo territorio si sta attrezzando con tutti gli strumenti di programmazione socio-sanitaria per utilizzare al meglio le risorse che il Pnrr ci metterà a disposizione - ha concluso Laura Brizzi, direttore della Sds Valli etrusche - per compiere un ulteriore salto di qualità e fornire risposte sempre più efficaci ai bisogni dei cittadini”.


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