Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:50 METEO:PIOMBINO14°15°  QuiNews.net
Qui News valdicornia, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdicornia
giovedì 23 gennaio 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Groenlandia, perché tutti vogliono l’isola del tesoro (che sogna l’indipendenza)
Groenlandia, perché tutti vogliono l’isola del tesoro (che sogna l’indipendenza)

Attualità domenica 20 ottobre 2024 ore 07:00

Breve storia del Mercato coperto

Mercato coperto, foto d'epoca

Gordiano Lupi nel suo Blog #TuttoPiombino ripercorre la storia di uno dei luoghi simbolo della città



. — Il Mercato Coperto di Piombino è un bene storico, da conservare e restaurare, nonostante non sia localizzato in una zona turistica della città; la sua grandezza, le peculiarità di nascita e sviluppo ne fanno un manufatto interessante. Paola Grillo sulla rivista Costa Etrusca (numero di Agosto 2009) tracciava una sintetica storia dello sviluppo commerciale e urbanistico della zona compresa tra il Rivellino e il Castello, articolo che è una vera e propria guida per la nostra trattazione. 

Il Mercato Coperto oggi (foto di Riccardo Marchionni)

Tra i primi interventi ricordiamo la realizzazione del Piazzale della Fiera (1883), l’abbattimento delle mura leonardesche (1889), la creazione di Piazza Umberto I (1902) e la nascita del Mercato Comunale (1924). Nuovi spazi commerciali vengono attrezzati fuori dal perimetro murario della città, mentre fino a quel momento i luoghi adibiti a mercato erano Piazza dei Polli, Piazza dei Fieni, Piazza dei Grani, Piazza del Pesce (o Via Mozza) e il Mercato in Strada della Porta.

Tutti questi luoghi sono abbastanza ignoti, ma ci pensa Mauro Carrara a spiegarli nel prezioso Per vicoli strade e piazze. Stradario di Piombino XV - XX secolo. Piazza dei Polli era un piccolo spiazzo che univa Via Borgo alla Noce con Via Cavour ed era destinata a magazzini per allevamento e vendita pollame. 

Mercato coperto, interno, foto d'epoca

Piazza dei Fieni serviva per il prosciugamento di paglie e fieni, situata in Via del Fossato angolo con Via Buia. Via Santa Maria - l’attuale Via Cairoli, che va dal Corso a Via Goito - era adibita alla pubblica vendita di fieni, paglie e legna da ardere. Piazza dei Grani (zona Porticciolo di Marina), nel 1853 veniva utilizzata per prosciugare il grano, oggi porta identico nome, un tempo si chiamava Piazza dell’Amore e dei Bresciani. 

Piazza del Pesce o Via Mozza (come si chiama oggi) era destinata alla vendita del pesce (per questo c’era una fontana, la sola del centro storico), inoltre esisteva il progetto di unire la piazzetta con la vicina Via S. Maria, attraverso gli orti contigui, per realizzare una grande piazza con loggiato da riservare alla vendita di prodotti alimentari. 

Mercato coperto, interno, foto d'epoca

Nel 1800 il mercato vero e proprio si teneva in Strada della Porta, tra Rivellino e Torrione, che comprese tutta Piazza Verdi dopo la copertura della cisterna utilizzata per il rifornimento di acqua e per la pulizia del luogo. Nel 1883 vennero demolite le falsebraghe delle mura leonardesche, che andavano dal Rivellino al Castello, per costruire un’unica zona commerciale, denominata Piazzale della Fiera, da usare per il mercato del bestiame. 

Nel 1889 il Consiglio comunale di Piombino non reputò idonea tale localizzazione perché il sito fu considerato di modesta estensione. La città si andava sviluppando da un punto di vista demografico per via della presenza degli stabilimenti siderurgici, quindi si prese la decisione (non lungimirante) di abbattere le mura che andavano dal Rivellino al Castello (Piano Regolatore Orsini, 1899) per allargare la città verso Salivoli, Cimitero e Via Provinciale. In Piazza della Fiera fu edificato da un lato il Teatro dei Ravvivati (oggi Cinema Teatro Metropolitan) e dall’altro si costruirono alcune abitazioni, abbandonando l’idea del mercato, intestando quel che restava della piazza a Umberto I, secondo re d’Italia, morto nel 1900. 

Negli anni Venti in Piazza Umberto I cominciò la sua attività la storica fiaschetteria dei fratelli Toni, luogo che ha dato da bere e da mangiare a molte generazioni di trasteverini e di piombinesi in generale. 

Oggi al suo posto troviamo l’Osteria da Balestra che porta avanti una tradizione di genuinità e di attenzione verso i prodotti del territorio. Il Mercato Comunale fu inaugurato nel 1924, sempre in Piazza Umberto I, accanto al negozio dei Toni, con le attività commerciali spostate in un luogo coperto e confortevole. 

Il Mercato fu progettato dall’architetto Carlo De Carolis, mentre ben quattro furono le ditte incaricate di costruirlo: Società Anonima Cooperativa di Piombino (costruzione in cemento armato, carpenteria in ferro), Savinem di Venezia - con stabilimento a Portovecchio di Piombino - (armature in ferro della tettoia e materiale in ghisa), Giuseppe Biagioni (cancellata e recinzione) e Giulio Guadagni (lattoneria e verniciatura della tettoia). 

Alla fine dei lavori (10 aprile 1924), il Comune emise un bando per assegnare banchi e baracche, stabiliti in numero di 36, per la vendita di generi vari: salumi, latte e latticini, formaggi, pane, bevande, carni fresche e salate, uova, frutta, verdura, cacciagione, pesce fresco e salato, conserve, confetture, farine varie, prodotti della palude (rane, cieche, erbe officinali), dolciumi, fiori e prodotti per la casa. 

Per tutte queste informazioni si deve fare riferimento a Mauro Carrara e alla sua pubblicazione Concessione di baracche e banchi nel nuovo mercato di Piazza Umberto I, confluita nel volume Commercianti e Artigiani a Piombino dal 1803 al 1940, dove troviamo i nomi dei singoli assegnatari dei luoghi per il commercio. Rimando agli indispensabili testi dello studioso piombinese, reperibili sia in Biblioteca che all’Archivio Storico, in questa sede è sufficiente aggiungere che nell’estate del 1924 vennero assegnati altri banchi per la vendita di baccalà e stoccafisso, verdura, frutta e altri commestibili, articoli per cimiteri (corone e nastri lavorati) e frutti di mare. 

Ricordiamo alcuni casi di revoca della licenza per insubordinazione e in generale per il non rispetto delle regole stabilite dal Comune che - siamo in pieno periodo fascista a pochi mesi dal delitto Matteotti - si rendeva protagonista di indebite ingerenze nella gestione del Mercato. Nel 1943/44, con la Liberazione, il Mercato fu adibito a sede dei magazzini americani e risultava già coperto con un tetto molto simile a quello che sfoggia in tempi moderni.

Tra il 1943 e il 1944 gli anarchici si resero protagonisti della rimozione della statua dedicata al re Umberto I, al suo posto ne misero una in memoria di Gaetano Bresci (il regicida attentatore), ma in breve tempo il manufatto fu demolito. 

Il Mercato Coperto - come tutti lo chiamano - è sempre stato un luogo di vendita fondamentale per il Comune di Piombino, anche se la sua importanza si è affievolita in tempi moderni. 

Fu oggetto di un importante intervento di ripristino e manutenzione negli anni della giunta presieduta dal sindaco Fabio Baldassarri (1990 - 95), per competenza dell’assessore ai lavori pubblici Roberto Marini, lavori eseguiti dalla ditta Topi, mentre assessore al commercio e all’annona era Carlo Olmo che curò i rapporti con chi gestiva i banchi al mercato.

Ricordiamo alcuni anni fa (2015, giunta del sindaco Giuliani) una bella iniziativa per rivitalizzarlo portata avanti dall’assessore alla cultura Paola Pellegrini e dal cinefilo Marco Formaioni con alcune serate estive dedicate al Cinema dentro il Mercato con annessa vendita di sostanze alimentari e degustazione di prodotti tipici.

In tempi recenti ci sono state molte proposte per riqualificare il Mercato Coperto - costruito in stile neoliberty - e Piazza Umberto I, tutti progetti da recuperare e aggiornare, vista l’importanza storica del manufatto e dei luoghi. Piazza Umberto I è la cerniera che unisce la città medievale con quella novecentesca fuori le mura, il suo recupero avrebbe un notevole valore urbanistico - culturale. Inoltre pare evidente l’importanza di un mercato storico che al suo interno sfoggia un’originale struttura in ghisa. 

Tutta l’area va ripensata alla luce della valorizzazione di un luogo storico che va dal Rivellino al Mercato, passando per il Teatro Metropolitan, visto che il Teatro dei Ravvivati non lo possiamo più resuscitare. Può tornare utile la vecchia idea di ristrutturare il Mercato abbattendo la tamponatura in cemento e sostituendola con cristalli, che rendano evidente la preziosa struttura in ghisa. In prospettiva il Mercato Coperto potrebbe essere utilizzato per la vendita dei prodotti a filiera corta, i cosiddetti chilometro zero, come carni, pesce, ortaggi, frutta, vini, olio di produzione locale. Al suo interno si potrebbero tenere eventi enogastronomici, cicli di cinema a tema (anni fa proiettarono Campo de’ fiori), presentazione di prodotti e incontri agroalimentari. 

Tutta la parte esterna potrebbe essere riqualificata in senso storico, come chiedevano vent’anni fa i cittadini consociati in Adotta una piazza. Il progetto prevedeva la costruzione di panchine e fontanelle in ghisa, la piantumazione di alberi ad alto fusto, la messa in opera di pannelli che contenessero la storia del Mercato, passando per murales sui prodotti del territorio e sulle vecchie attività commerciali come la Fiaschetteria Toni. 

Il Mercato Coperto fa parte della nostra storia, va conservato, protetto e migliorato, perché è un bene di tutta la comunità.

Gordiano Lupi
© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
La dottoressa Sandra Gori e il dottor Gianluigi Palombi sono i due nuovi responsabili per l'ospedale di Cecina e quello di Piombino
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Dario Dal Canto

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

RIGASSIFICATORE

Attualità

Attualità