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Cultura martedì 15 luglio 2025 ore 13:58

Doppia mostra nei luoghi simbolo di Campiglia

Sono Lorenzo e Simona Perrone con “Il bianco in Æternum” e Laura Pesce con “Sole e Luci a Campiglia”



CAMPIGLIA MARITTIMA — Sabato 19 Luglio due mostre d’arte contemporanea diffusa sul territorio si inaugureranno nel borgo di Campiglia Marittima collocando straordinarie e innovative sculture alla Pieve di San Giovanni, nelle vie di Campiglia e al Teatro dei Concordi.

In programma inaugurazione sabato 19 ore 18,30 presso la Pieve di San Giovanni, a seguire alle ore 19,15 Vicolo del Sole, alle ore 19,45 nel Foyer del Teatro Concordi, dove in più, la sera alle 21,30, il Teatro dell’Aglio presenta La Locandiera di Carlo Goldoni, adattamento e regia Maurizio Canovaro.

Sono Lorenzo e Simona Perrone con “Il bianco in Æternum” e Laura Pesce con “Sole e Luci a Campiglia” a creare un dialogo che va dagli occhi al cuore attraverso il bianco dei primi e il colore della seconda, un dialogo artistico che lancia forti messaggi sul potere della conoscenza e della speranza. Il tutto inserito nell’ambito del cartellone dell’estate campigliese Artinsieme voluto dal Comune di Campiglia Marittima e realizzato grazie al contributo e al concorso di numerose realtà associative, istituzioni pubbliche e privati. Tra queste Amacampigliamarittima, Seiventurinesese, Ente Valorizzazione Campiglia, Teatro dell’Aglio capofila del progetto presentato sul bando per la cultura di Fondazione Livorno, istituzione che ha messo a disposizione un prezioso contributo economico. Fondamentale anche il ruolo di sponsor provati locali che hanno creduto e supportato l’evento.

La mostra “Il bianco in Æternum” è stata pensata specificamente per essere allestita a Campiglia, realtà che gli artisti conoscono dalla fine degli anni ‘70 ed amano molto, a tal punto che vi hanno acquistato una casa dove abitare per rigenerare corpo e mente. L’attrazione per questo borgo si sviluppò attorno al clima di vivace fermento artistico che si respirava nella Campiglia anni ‘70, quando pittori, scultori e musicisti di varie nazionalità ne fecero il loro buen retiro. 

Luminosità del vetro di Murano e colori, trasparenze, esplosioni di gioia in un parallelismo tra arte e scienza, universi, micro e macrocosmi sbocciano sulle opere murali di Laura Pesce nella mostra “Sole e Luci a Campiglia” che da oltre trent’anni ha scelto il centro storico come luogo di vita e produzione artistica. 

“Ospitare due mostre così importanti nel nostro Comune, dove l'arte si unisce a temi sociali, è il segnale che crediamo nella cultura come anello di congiunzione tra la società e le varie forme artistiche. – ha commentato la sindaca Alberta Ticciati - Dobbiamo intendere la cultura come arricchimento sociale e civico, ma anche come uno strumento attrattivo e coinvolgente per chi sceglie il nostro territorio per un periodo e per chi lo abita una scelta che richiede intuizioni, collaborazione con il tessuto associativo, con gli operatori economici e investimenti non scontati e non marginali in termini di impegno amministrativo, gestionale e non in ultimo economico”.

“Il progetto di arte diffusa che vedrà la partecipazione di artisti legati alla nostra terra e che sono riconosciuti a livello nazionale e internazionale – ha proseguito l’assessora Silvia Benedettini - vuole offrire l’opportunità di creare un legame tra arte e territorio, coinvolgendo il pubblico in un dialogo con l’arte ma non dimenticando la riflessione su temi sociali attraverso il linguaggio visivo. Le opere sono dislocate in vari luoghi del Borgo e creano un percorso immaginario che invita i cittadini a esplorare e conoscere la ricchezza del territorio in cui viviamo. Un incontro arricchente e stimolante tra arte e natura. Colgo anche volentieri l’occasione per ringraziare Alberto Benedetti, artista poliedrico che ha aperto la stagione espositiva al Palazzo pretorio con la mostra fotografica La riproducibilità dell’amore, in corso fino al 30 luglio”.


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