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Attualità giovedì 19 dicembre 2024 ore 07:00

Energie rinnovabili, cosa chiedono i sindaci

Alberta Ticciati

La sindaca Ticciati ha spiegato i contenuti delle osservazioni presentate alla Regione nell’ambito della formazione della proposta di legge



CAMPIGLIA MARITTIMA — La sindaca di Campiglia Alberta Ticciati è intervenuta sulla questione delle energie rinnovabili visto il dibattito aperto sulle aree idonee e non idonee a realizzare impianti di produzione di energia sostenibile in Val di Cornia.

Un intervento ritenuto necessario “avendo preso parte, in prima linea, - ha spiegato - insieme agli altri colleghi e colleghe della Toscana alle osservazioni presentate alla Regione nell’ambito della formazione della proposta di legge oggi oggetto di dibattito”.

“Preme sottolineare, come a più riprese già fatto, la bontà del percorso partecipativo avviato dall’assessora Monni che ci ha permesso di portare le nostre istanze all’attenzione della parte tecnica e politica, attraverso confronti diretti con l’assessorato, attraverso le Commissioni Consiliari competenti, nonché attraverso il serrato e fattivo confronto con Anci Toscana, segnale di attenzione e di consapevolezza del delicato e cruciale passaggio storico culturale destinato a trasformare le nostre realtà. - ha spiegato Ticciati - È proprio a partire da questo livello di approfondimento e di confronto, di cui ringrazio la Regione tutta, che prende le mosse la riflessione che con Anci Toscana e con i colleghi della Val di Cornia stiamo caparbiamente portando avanti. Non è in discussione la indispensabile e irrimandabile necessità di investire in produzione di energia rinnovabile e porre in essere tutti gli strumenti e le azioni atte a combattere gli inarrestabili effetti dei cambiamenti climatici, la necessità di costruire alternative valide di produzione di energia rispetto ai combustibili fossili. Non è in discussione il raggiungimento dell’obiettivo minimo di produzione di energia sostenibile indicato per la Regione Toscana in 4GWh che chiama tutti i territori, responsabilmente, a fare la propria parte”.

“Il Comune di Campiglia Marittima, così come grandissima parte degli altri Enti pubblici Toscani, sta lavorando, da tempo ormai, per concretizzare questo impegno e questo indirizzo, investendo centinaia di migliaia di euro per la realizzazione di impianti di produzione di energia verde, efficientare gli edifici pubblici, sensibilizzare la cittadinanza, promuovere e avviare Comunità Energetiche Rinnovabili. - ha evidenziato Ticciati - È in questo quadro che chiediamo attenzione e rivendichiamo il diritto e il dovere della Regione Toscana e dei Comuni, fatti salvi gli obiettivi minimi di produzione energetica green da raggiungere, di poter pianificare un processo che se non governato rischia di distruggere e sostituire e non trasformare il nostro territorio. Tra le aree idonee abbiamo avanzato delle proposte, in larga parte recepite dalla bozza di Legge regionale: i SIN, le aree degradate o dismesse, le aree industriali o perindustriali, i porti e i retroporti, le aree intercluse tra gli assi viari principali, gli aeroporti, le aree urbane. Di contro abbiamo chiesto di salvaguardare i terreni a vocazione agricola, con particolare attenzione ai terreni di pregio (DOC, IGP, DOCG ecc.), di prestare attenzione ai coni visivi e alla ricchezza del nostro paesaggio. Di lasciare, in conclusione, stante la definizione dei criteri e dei parametri di fondo, agli Enti Locali l’onere di pianificare, perimetrare e deperimetrare le aree dei propri territori in virtù delle proprie peculiarità e vocazioni, delle proprie caratteristiche storiche e sociali, delle proprie leve economiche e culturali”.

“Siamo preoccupati e non lo neghiamo ma non ci stiamo ad essere tacciati di populismo e demagogia, nella spasmodica ricerca del consenso elettorale. Questo, oltre a non essere vero, offende chi con grande fatica e in una realtà sempre più frammentata e fluida, cerca di perseguire, avendone ricevuto il compito, l'interesse collettivo, senza sottrarsi alla responsabilità, all’approfondimento, anche se questo significa sporcarsi le mani o avere posizioni non sempre perfettamente allineate”, ha concluso la sindaca Alberta Ticciati.


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