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Cronaca martedì 09 marzo 2021 ore 19:15

Sindaco e 2 imprenditori agli arresti domiciliari

Guardia di Finanza

Sono 23 gli indagati in un'inchiesta della procura di Livorno. Fra i reati contestati la corruzione e l'abuso edilizio. Perquisizioni a tappeto



SAN VINCENZO — La Guardia di Finanza di Livorno ha notificato la misura degli arresti domiciliari al primo cittadino del Comune di San Vincenzo e a due imprenditori locali nell'ambito di un'inchiesta su episodi di presunti abusi edilizi e corruzione in gare di appalto in cui sono indagate complessivamente 23 persone, fra cui - si legge in una nota della Finanza - un "ex segretario comunale, il vicesindaco e due assessori in carica". 

Gli inquirenti ritengono di aver portato alla luce condotte di ritenuto abuso edilizio che sarebbero state agevolate da altri reati come il falso in atto pubblico, la corruzione, la turbata scelta del contraente degli appalti, operati - a vario titolo - da imprenditori e funzionari.

Nella nota della Finanza si specifica che al sindaco è contestato il reato di "corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio nell'ambito di gare di appalto". I due imprenditori ai domiciliari sono invece accusati dagli inquirenti di "dazioni illegittime" elargite in cambio dell'aggiudicazione di lavori pubblici e rendicontate nella contabilità aziendale tramite il "pagamento di fatture per operazioni inesistenti". 

Fra gli episodi di corruzione contestati dalla procura ci sono 2 gare di appalto per opere finalizzate a migliorare la viabilità di accesso a un campeggio di importo pari, rispettivamente, a 775mila e 169mila euro: secondo la ricostruzione delle Fiamme gialle, "il 2% dell'importo dei lavori" sarebbe stato destinato alla campagna elettorale del sindaco del 2019. In un altro episodio è contestato il reato di "turbata libertà del procedimento di scelta del contraente" in riferimento all'affidamento in gestione di una "spiaggia attrezzata accessibile anche agli animali domestici e di una baracchina di proprietà comunale".

Le indagini sono iniziate da un esposto presentato da un privato cittadino contro un permesso a costruire, rilasciato dal Comune di San Vincenzo, che andava a "modificare la linea dell'orizzonte sul fronte mare a causa della sopraelevazione e del cambio d’uso di un ex locale commerciale adibito a ristorante". "Permesso a costruire poi annullato per due volte dal Tar della Toscana - spiega la Finanza - perché ritenuto in contrasto con le norme urbanistiche comunali".

Durante il blitz di questa mattina sono stati effettuate 23 perquisizioni a Rosignano Marittimo, San Vincenzo, Campiglia Marittima con la frazione di Venturina, Castagneto Carducci, Bibbona e Piombino in provincia di Livorno, a Pontassieve in provincia di Firenze, a Follonica nel grossetano e a Roma.

"Gli accertamenti in corso - conclude la nota delle Fiamme gialle - saranno di ausilio all'approfondimento di ulteriori ipotesi di condotte delittuose, riguardanti altri esponenti del Comune di San Vincenzo e altri privati imprenditori".


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