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Attualità mercoledì 10 settembre 2025 ore 13:33

Leo Taccini firmerà il Palio di Sassetta

Sarà ispirarato a un episodio del 1499, durante la guerra fra Pisa e Firenze seguita all'insurrezione del 1494



SASSETTA — Il Circolo Culturale Emilio Agostini di Sassetta e la Società di Pubblica Assistenza di Sassetta, nell’ambito del programma della 56ma edizione della Festa d’Ottobre – Tordata e Sagra della Castagna di Sassetta, hanno assegnato l’incarico della Pittura del Palio, il tradizionale drappo dipinto che costituisce il premio per il Rione che vincerà la 39ma Disputa del Palio dei Ciuchi, programmata per l’ultima Domenica della Festa.

Il Palio 2025 sarà opera del pittore Leo Taccini, di Montelupo Fiorentino. Leo Taccini proviene da una famiglia che ha segnato la tradizione della ceramica nel mondo. Leo si distingue, invece, per la sua grande passione, l’acustica, immergendosi così nello studio di libri, pubblicazioni, riviste e tutto quanto attiene a questo interesse. Muove i primi passi realizzando impianti di diffusione acustica per sagre di paese, carnevali e feste della propria parrocchia, per poi dedicarsi professionalmente alla realizzazione di impianti in numerosi siti importanti. Leo eredita dal padre anche la passione per la pittura, realizzando quadri nel suo pregevole e particolare stile, che richiama proprio le decorazioni della ceramica. Nel Dicembre 2024, ha esposto le sue opere al Palazzo Appiani di Piombino, nella mostra “Fra due mondi”, insieme al pittore di origine sassetana Kevin Vannucci. Il Palio, liberamente ispirato alla copia della Sindone donata alla Chiesa di Sassetta dalla famiglia Montalvo nel 1626, raffigurerà un episodio della microstoria sassetana. 

Leo Taccini ha scelto di ispirarsi a un episodio del 1499, durante la guerra fra Pisa e Firenze seguita all'insurrezione del 1494, favorita dal del passaggio di Carlo VIII di Francia. Firenze aveva radunato un esercito, sotto la guida di Paolo Vitelli e Ranuccio da Marciano; ben presto, i condottieri conquistarono anche Cascina, che fino allora era stata l’estrema fortezza difensiva sul confine pisano: e fu preso prigioniero anche Ranieri Della Sassetta che era alla difesa del presidio con 60 balestrieri. Ma il Vitelli rifiutò di consegnare a Firenze il pur nemico Ranieri, ed anzi lo lasciò fuggire, dichiarando di “non voler essere bargello di un soldato valente e da bene”: per questo episodio (e per altri sospetti) il Vitelli fu poi processato e decapitato, il 1 ottobre 1499. Nonostante la conquista dell’importantissimo bastione pisano di Stampace (10 agosto), l’assedio fiorentino fu respinto. Oltre al soggetto, il Palio conterrà riferimenti araldici e i simboli sassetani.


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