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Cronaca venerdì 18 gennaio 2019 ore 14:41

Rito abbreviato per l'infermiera Bonino

Fausta Bonino e la legale Cesarina Barghini

A stabilirlo il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Livorno. Rinviato a giudizio il primario del reparto di rianimazione di Piombino



PIOMBINO — Il gup del Tribunale di Livorno ha accolto, in udienza preliminare, la richiesta di rito abbreviato per Fausta Bonino, l'infermiera di Piombino accusata per le morti sospette di dieci pazienti nel reparto di rianimazione dell'ospedale piombinese tra il 2014 e il 2015.

La richiesta di rito abbreviato era stata presentata dalla difesa condotta dalla legale Cesarina Barghini, non per un possibile sconto di pena ma nella convinzione dell'innocenza di Fausta Bonino. "La scelta dell'abbreviato è determinata esclusivamente dalla volontà di chiudere questo procedimento che è durato fin troppo, e mettere fine a questa sofferenza di Fausta e farla uscire da un incubo. - ha ribadito la legale della difesa Barghini - In un dibattimento non vedo cosa di altro si sarebbe potuto portare perché agli atti c'è già tutto quello che poteva esserci. Non prendiamo in considerazione nemmeno lo sconto di pena perché noi non prendiamo in considerazione l'ipotesi di una condanna. Sconto peraltro che nel caso di Fausta non ci sarebbe nemmeno".

Bonino sarà dunque giudicata solo sulla base degli elementi di prova raccolti nella fase di indagine preliminare. Per l'accusa quelle morti furono causate dall'utilizzo di dosi di eparina.

Il giudice ha deciso il rinvio a giudizio per Michele Casalis, primario del reparto di rianimazione di Piombino, accusato di omicidio colposo plurimo. La sua colpa, in sostanza, sarebbe quella di negligenza, imperizia e violazione dei protocolli terapeutici. 

Davanti al gup si sono costituite parte civile la Asl e gli avvocati Roberto Napoleoni, Alessandra Pallini e Carlo Castaldi per le parti offese. Il giudice ha fissato per la discussione dell'abbreviato le udienze del primo marzo, per la conclusione del pubblico ministero e delle parti civili, del 22 marzo per quelle della difesa e del 5 aprile l'udienza con le repliche e camera di consiglio per emissione della sentenza.


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