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Lavoro domenica 03 febbraio 2019 ore 14:36

"Jindal sarà in grado di mantenere gli impegni?"

Se lo è domandato l'Unione sindacale di base che chiede a Governo e Regione di intervenire dopo la notizia della riduzione dell'attività lavorativa



PIOMBINO — "Tante promesse e alle prime difficoltà la grande famiglia Jindal scarica subito sui lavoratori attivi, diminuendo l'attività lavorativa del 30 per cento". E' l'Unione sindacale di base a Piombino a commentare le notizie relative alla riorganizzazione del lavoro nello stabilimento Aferpi. 

"Quali speranze possono esserci per i lavoratori in Cig ormai da anni? Troppe sono le preoccupazioni, è arrivato il momento del rispetto degli impegni presi, sia da parte del nuovo imprenditore Indiano Jindal sia per quanto riguarda le istituzioni, Regione e Governo in testa. - hanno aggiunto Usb - Se, da una parte, le tempistiche previste dall'accordo di programma, firmato quest'estate, sembrano al momento rispettate, dall'altra non possiamo non denunciare alcuni segnali che ci inducono a pensare che i veri e propri investimenti, indispensabili per far ripartire gli impianti, sono ben lontani da essere effettuati". 

Per Usb è arrivato il momento di sollecitare tutti gli attori in campo, affinché gli accordi presi siano rispettati, il messaggio è diretto anche alla Regione e al Governo chiamati a fare la loro parte in questa fase. 

"L'azienda chiede ancora sacrifici, perché le spese sono molte per portare avanti questo stabilimento. Come al solito i lavoratori pagheranno di conseguenza e taglieranno il 30 per cento del monte ore. Ma Jindal sarà in grado di sostenere il progetto annunciato? - e hanno concluso - Crediamo che i lavoratori debbano restare tutti uniti e chiameremo a breve una grossa mobilitazione per il rispetto dei ruoli e degli impegni sia dell'azienda che del governo".


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