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Lavoro lunedì 12 novembre 2018 ore 16:12

"L’obiettivo per Fim, Fiom e Uilm è il lavoro"

I sindacati hanno commentato la recente presa di posizione del Movimento 5 Stelle locale sugli ammortizzatori Aferpi. Ecco cosa hanno detto



PIOMBINO — I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno reagito al comunicato stampa del Movimento 5 Stelle locale in merito alla presa di posizione sugli ammortizzatori Aferpi.

"Oggi ci saremmo aspettati anche dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Piombino un aiuto. Dagli stessi attivisti piombinesi ci saremmo aspettati una presa di posizione nei confronti di un Governo che, dopo avere ricevuto i rappresentati dei lavoratori nell'iniziativa sotto al Ministero dello Sviluppo Economico il 31 Ottobre scorso, avrebbe dovuto darci una risposta entro la serata sulla possibile integrazione salariale ed invece a tutt'oggi ci ha risposto solo ignorandoci e convocando le parti sociali per l'istanza di Cassa Integrazione per aree di crisi complessa per venerdì 16 Novembre", hanno commentato Fim, Fiom e Uilm in una nota sottolinenando che in una fase come questa si sarebbero aspettati solidarietà.

"Invece - hanno proseguito in una nota - apprendiamo di un comunicato degli stessi attivisti del Movimento 5 Stelle di Piombino in cui dimostrano di essere poco informati sulla vertenza e dichiarano varie inesattezze, forse solo per difendere la propria parte politica ed il Ministro che, appena un anno fa in una visita lampo a Piombino diceva che dello stabilimento doveva occuparsene direttamente il Governo".

I sindacati hanno riferito che il 12 Aprile non erano ad alcun incontro al Mise. Per quanto riguarda il verbale di incontro i sindacati rimandano al punto L in cui è scritto che le organizzazioni sindacali hanno richiesto alla Regione Toscana, Mise e al Ministero del Lavoro relativamente alla copertura degli ammortizzatori sociali per tutto il piano industriale, compreso l'attuale integrazione salariale. A sostegno delle tesi dei sindacati anche il verbale del 12 Giugno 2018 in cui hanno richiamato le Istituzioni nazionali e regionali proprio sul tema della copertura integrale degli ammortizzatori sociali fino al completo avviamento al lavoro di tutti i dipendenti, sia sul mantenimento delle migliori condizioni economiche in essere.

"Legittimo dichiarare da parte degli esponenti 5 Stelle che per il Governo del cambiamento tutti i lavoratori debbano avere pari dignità e, proprio per questo, riteniamo che i lavoratori di Piombino non devono essere trattati in modo diverso da quelli di altre vertenze nazionali. Fim-Fiom-Uilm - hanno aggiunto in una nota - continueranno a proporre, anche a questo Governo, una detassazione parziale o totale per coloro che si trovano in regime di ammortizzatore sociale e riteniamo un grave errore pensare di decurtare parti del salario come nel caso dei lavoratori Aferpi invece di ragionare su come incrementarlo a tutti. L’obiettivo per Fim-Fiom-Uilm è il lavoro, è ciò che abbiamo sempre chiesto, non vogliamo sussidi, ma l’Accordo di Programma firmato il 24 Luglio dall’attuale Governo, che ha permesso l’acquisizione dello stabilimento al gruppo Jindal, prevede un progetto industriale che garantirà la massima occupazione solo dal 2022/2023".

E proprio su questo che i sindacati si sono concentrati anche durante gli ultimi incontri al Mise, chiedendo di monitorare il piano, specie alla luce dei ritardi, e di portare avanti le bonifiche e gli smantellamenti.

"Bene abbiamo fatto ad attivarci per mettere in sicurezza i lavoratori e nelle prossime ore incontreremo l’azienda per definire un accordo complessivo, che metteremo al vaglio dei lavoratori per arginare le difficoltà che la scelta di questo Governo ha provocato. - hanno concluso Fim, Fiom e Uilm - E’ il momento di smetterla di strumentalizzare i lavoratori e coloro che li rappresentano dicendo sciocchezze e dichiarando che chiediamo solo ammortizzatori sociali e non il lavoro. Dovrebbe essere interesse di tutti avere un comprensorio ed una economia ancora viva quando il progetto sarà realizzato, non dovrebbe essere interesse di nessuno governare sulle macerie".


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