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Attualità giovedì 16 maggio 2019 ore 16:20

Ciclabile per Baratti, il progetto non convince

Dopo la protesta dei proprietari dei terreni, il Gruppo d'Interesse giuridico contesta l'assenza di un interesse pubblico e il consumo di suolo



PIOMBINO — Il progetto approvato dalla giunta comunale per la realizzazione della pista ciclabile dalla rotatoria sulla via della Principessa e il parcheggio Baratti 1 nella zona Villina ha suscitato non poche perplessità tra i proprietari dei terreni che saranno interessati dagli espropri per consentire il tracciato.

Nei giorni scorsi i proprietari dei terreni avevano affidato la loro protesta alle colonne de Il Tirreno ribadendo che il loro non era un no a prescindere, anzi "la strada di accesso al golfo di Baratti ha bisogno di un marciapiede - avevano detto - e se la proposta fosse questa non avremmo niente da ridire perché vivendoci siamo consapevoli di quanto sarebbe necessario". 

Sulla questione è intervenuto l'associazione ecologista Gruppo d'Intervento giuridico onlus che ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo il progetto per la realizzazione di una pista ciclopedonale. Interessati anche il Ministero per i Beni e Attività Culturali, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa e il Comune di Piombino.

La pista prevista sarà lunga 1 chilometro e larga 4 metri, situata a lato della strada esistente. "L’unica realmente interessata alla realizzazione dell’opera è la Società Immobiliare Milanese 2006 s.r.l., titolare del Resort Poggio all’Agnello, dove il 40 per cento delle unità immobiliari sarebbe stato convertito a uso residenziale, e, non per coincidenza, concessionaria della realizzazione della pista ciclopedonale a proprie spese", ha segnalato l'associazione ecologista.

Di fatto tra le osservazioni dei proprietari dei terreni all'amministrazione era stato contestato proprio l'interesse generale del progetto che vedrebbe la pista partire da davanti il cancello della proprietà e finire al primo accesso al mare senza una previsione di una continuazione lungo la strada per il porto di Baratti e successivamente per Populonia Alta, lasciando invariata la viabilità dentro Baratti.

L'argomento è stato affrontato anche nell'ambito del consiglio di quartiere Populonia/Fiorentina tenutosi mercoledì 15 Maggio.

Intanto, da parte del Gruppo d'Intervento giuridico onlus la "richiesta della revoca degli atti autorizzati per assenza di un reale prevalente interesse pubblico e l’inutile consumo di suolo agricolo derivante dall’eventuale realizzazione dell’opera", ricordando che l'area interessata attualmente vede coltivazioni agricole e macchia mediterranea, tutelata con vincolo paesaggistico.


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