Politica lunedì 11 novembre 2019 ore 09:30
Cittadinanza onoraria alla Segre, nuovo appello
Pd e Con Anna: “Non possiamo tollerare che le nostre Città diventino terreno in cui germinano fascismo, violenza e intolleranza”
PIOMBINO — I gruppi Pd e Con Anna per Piombino si uniscono alla proposta di Rifondazione Comunista di cittadinanza onoraria a Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e nel 2018 nominata senatrice a vita.
“Piombino è sempre stata una città democratica, e ci vuole una bella faccia a dire che quando c’erano ‘quelli di prima’ non c'era diritto di parola per chi non la pensava come loro”, hanno detto riferendosi alla parole del sindaco Francesco Ferrari in occasione dell’inaugurazione della sede di Fratelli d’Italia a Piombino (leggi qui sotto gli articoli correlati).
“La censura e l’olio di ricino in Italia si sono provati quando a governare era la destra estrema le cui idee oggi giorno sono sostenute dal partito politico del nostro Sindaco, ed è con questa iniziativa che noi come Gruppi Consiliari Partito Democratico e Anna per Piombino intendiamo non solo aderire ma anche sottoscrivere. - hanno aggiunto in una nota - È il momento di capire chi sta dalla parte della giustizia e chi da quella dell’odio. La nostra Città è medaglia d'oro al valor militare ed abbiamo il compito di dare un segnale e di non farci seppellire dalla vergogna, per questo Liliana Segre dovrebbe diventare cittadina onoraria di Piombino”.
I due gruppi di centrosinistra sperano in un voto unanime in consiglio e che sul tema venga coinvolto anche il consiglio dei ragazzi.
“Dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre si tratta non solo di un gesto dovuto alla luce della storia del nostro Paese, che vuole rappresentare il profondo rispetto per tutte le vittime della Shoah, ma anche che non possiamo tollerare che il nostro Paese e le nostre Città diventino terreno in cui germinano il fascismo, la violenza e l'intolleranza, per questo facciamo appello a tutte le forze politiche affinché non si riconoscano in questi principi e lancino così un messaggio di fratellanza nei confronti di chi, per tutta la vita, dopo essere sopravvissuta alla tragedia dell'Olocausto, ha seminato i valori di pace, democrazia e rispetto, come la senatrice Liliana Segre”, hanno concluso.
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