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Lavoro martedì 13 luglio 2021 ore 09:11

"Mentre pago chiedo allo Stato il salario perso"

Francini davanti la portineria Jsw

Il riferimento è al conguaglio su tfr, ferie e permessi non goduti anno 2017. L'Agenzia delle entrate sta richiedendo somme ai lavoratori Jsw



PIOMBINO — L'Agenzia delle entrare ha richiesto a diversi lavoratori Jsw il recupero delle somme non versate a causa di una tassazione provvisoria non conforme al dovuto. Nello specifico, le somme risalgono al 2017 quando quando il Tribunale fallimentare autorizzò la liquidazione del tfr e delle spettanze per ferie e permessi non goduti congelati nel 2012.

In merito a questo riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lavoratore Jsw, Paolo Francini, sempre in prima linea a sostegno dei lavoratori con il Camping Cig. Riportiamo la lettera firmata integralmente.

"Sono un cassaintegrato di Jsw Piombino da 7 anni. Mia moglie e io viviamo con la mia cig, circa 900 euro al mese. Nel 2017, come tutti i lavoratori ex Lucchini, ho percepito il tfr, pagando tutte le tasse previste: il 23% alla fonte e un'altra cifra al momento in cui ho presentato il mio 730. Oggi scopro che probabilmente, nei prossimi giorni, il fisco mi chiederà una cifra ulteriore dovuta al conguaglio quinquennale. Cifra che potrebbe arrivare fino a duemila euro, da pagare in 3 mesi, forse rateizzabili, bontà loro. Potrei obiettare che, in un paese in cui l'evasione fiscale ammonta a 130 miliardi l'anno, accanirsi sui soliti indigenti è veramente come bastonare zoppi e infermi. Ma mi si direbbe: 'è la legge bellezza, ciò che è giusto è giusto!' Se è giusto, pagherò fino all'ultimo centesimo, con il sorriso sulle labbra.

Ma allora, se di giustizia si tratta, chiedo, mentre pago, che giustizia si faccia fino in fondo. Quello Stato che per giustizia mi chiede altre tasse è lo stesso che, con l'avallo dei sindacati, quando è arrivato Rebrab ci ha costretto ad accettare la cig, nonché la riduzione del 30% del salario per i dipendenti in produzione, in cambio della promessa che saremmo tornati al lavoro entro pochi mesi; la cosa è proseguita con Jindal,. Invece, dopo 7 anni sono ancora in cig. E allora, sempre per giustizia, chiedo allo Stato per me e per i miei colleghi la restituzione del salario perso, da effettuarsi in 3 mesi, possibilmente senza rateizzazione, date le nostre condizioni ecomiche.

A questo scopo, suggerirei allo Stato dopo averci dato quanto dovuto, di rivalersi presso Cevital e Jindal: però, dati i precedenti, dubito che questo Stato abbia il coraggio di contrapporsi alle multinazionali.

Alla fine, spero solo che mi restino un po' di soldi per inviare una corona di fiori per piangere la morte di quella Repubblica e di quella Costituzione nate dalla lotta dei partigiani. Lì sì che si parlava di giustizia, ma quella vera".


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