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Attualità martedì 14 settembre 2021 ore 18:00
Verso la firma con Invitalia, ultimatum al Governo
Dalla vice ministra Todde alcuni aggiornamenti su Jsw e Liberty Magona. Il sindaco di Piombino chiede più certezze per il futuro della città
PIOMBINO — Lente sull'industria e le crisi industriali che attanagliano da anni il territorio. A questo è servito il Consiglio comunale straordinario monotematico che si è tenuto al Metropolitan alla presenza di tutti gli attori che gravitano attorno alla vertenza Piombino, compresa la vice ministra allo Sviluppo economico con delega alle vertenze industriali e crisi complesse Alessandra Todde.
Un appuntamento che, coincidenza vuole, arriva a un anno dall'arrivo di un'altra viceministra, Alessia Morani, quando venivano annunciati impegni e investimenti (leggi qui l'articolo collegato).
Dal Consiglio straordinario, tra i vari interventi che si sono succeduti, sono emerse alcune novità rispetto alla vertenza. In primis l'avvio alla firma dell'accordo tra Jsw e Invitalia per l'apporto di capitale; a dirlo il vicepresidente esecutivo di Jsw Steel Italy Marco Carrai e poi confermato dalla vice ministra Todde che ha parlato di Memorandum of understanding dopo la risoluzione di alcuni nodi legali e che permetterà di iniziare a parlare di nuovo piano industriale.
Proprio la vice ministra nel suo intervento ha sottolineato la linea che intende seguire per le realtà industriali piombinesi. Per quanto riguarda Liberty Magona la necessità di supporto per i capitali, mentre per quanto riguarda Jsw Steel Italy ha chiesto soprattutto concretezza "dopo 3 anni in cui l'interlocutore ha solo temporeggiato".
L'iniziativa ha dato la possibilità alla città di esprimere la propria posizione attraverso la voce dei rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati, dei rappresentanti politici e di tutte le realtà coinvolte. Arrivato a metà Consiglio il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha ribadito la sua attenzione per la questione piombinese. “La Regione sarà particolarmente impegnata per la rigenerazione industriale con i relativi investimenti, ma contemporaneamente si farà parte attiva nella realizzazione delle infrastrutture costituite dai due lotti della SS398, per rendere raggiungibile sia il nuovo Porto costruito dalla Regione negli ultimi anni sia le banchine dei traghetti”, ha dichiarato Giani.
Invece il consigliere regionale Pd Gianni Anselmi aveva annunciato la sua assenza in quanto proprio oggi a Firenze era convocato il Consiglio regionale durante il quale sarebbe stata approfondita la sua mozione proposta per chiedere al Governo un intervento mirato per il futuro di Piombino.
Un momento corale quello piombinese che però ha raccolto scarsa adesione, poche infatti le persone sedute in platea ad ascoltare i lavori e non solo per le normative anti-Covid. Disponibile, però, la possibilità di seguire i lavori in streaming.
"Ci aspettiamo una risposta da parte del Governo, un tavolo tecnico che attivi quanto necessario alla redazione di un accordo e lo faccia subito: non possiamo più attendere. La ricetta è quella che proponiamo fin dal primo giorno: un accordo per l’intero territorio, non per una sola azienda, che abbracci tutti i settori e i ministeri coinvolti dai problemi del nostro territorio. - ha detto il sindaco Francesco Ferrari durante il suo intervento - La viceministro Todde ha dato rassicurazioni in ordine all’imminente ingresso di Invitalia e vogliamo credere che ciò finalmente accada rapidamente. Non possiamo più attendere: vogliamo conoscere rapidamente e con certezza quale sarà il nostro futuro, vogliamo avere quelle garanzie che ormai da troppo tempo invochiamo, e lo vogliamo entro il 31 Dicembre".
Il Consiglio sui temi dell'industria è stata anche l'occasione per sottolineare come Piombino abbia bisogno di uno sguardo a 360 gradi su lavoro, ambiente e infrastrutture. Nelle conclusioni la vice ministra Todde ha assicurato l'impegno per la convocazione di un Tavolo per il polo industriale convocato dal Mise ma interministeriale, per la verifica dello stato delle attività delle strutture tecniche governative e convocare un tavolo con Liberty Magona e, infine, la promessa di non permettere che le questioni Jsw rendano questo territorio cristallizzato.
Dina Maria Laurenzi
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