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Lavoro venerdì 30 marzo 2018 ore 10:00

"Decennali errori politico-amministrativi"

Camping Cig ha portato la sua solidarietà al presidio allestito dai lavoratori di Rimateria, ma un occhio rimane rivolto alle urgenze della discarica



PIOMBINO — "Esprimiamo ferma e partecipe solidarietà ai dipendenti di Rimateria che lottano per il sacrosanto, costituzionale diritto al lavoro e al salario; come anche ai cittadini che rivendicano l'irrinunciabile diritto di vivere normalmente e non esposti a insani miasmi, con rischi per la salute".

Così hanno esordito i lavoratori aderenti al Coordinamento Art.1 - Camping Cig dopo diversi giorni in cui i lavoratori manifestano per chiedere di tornare a lavorare (leggi qui sotto gli articoli correlati).

"Lavoratori e cittadini sono vittime innocenti di decennali e pesanti errori politico-amministrativi, quando non di vera malagestione e/o sprovvedutezza. Le radici del pesante esito della vicenda vengono da lontano: la voragine debitoria dell'Asiu, l'esclusione del tema dei flussi di materia dagli accordi di programma per la siderurgia, i catastrofici ritardi delle istituzioni, anche locali, nell'avvio concreto delle bonifiche del Sin di Piombino. Responsabilità pesanti; responsabilità della politica e delle Amministrazioni dei Comuni della Val di Cornia, che convergono nella vicenda Rimateria, facendo pagare il prezzo finale a lavoratori e cittadini".

"Non si può parlare di Rimateria se non nel quadro dei processi di bonifica, riciclo e conferimento dei rifiuti industriali del Sin di Piombino; in quest'ottica deve essere impostato il Consiglio Comunale aperto previsto a Piombino sull'argomento".

L'appello va alle forze politiche dominanti e alle istituzioni pubbliche perché creino le condizioni per "ricondurre al più presto Rimateria nel binario del risanamento del territorio di Piombino", partendo dalla messa a norma della discarica e l'avvio delle bonifiche.

"E' necessario un intervento pubblico straordinario che segni una forte discontinuità politico-amministrativa col passato, con la parallela rivalsa sui responsabili di inquinamenti e dissesti finanziari. Solo in quest'ottica si può difendere l'occupazione connessa al ciclo rifiuti e renderla funzionale e non di ostacolo alla diversificazione economica. - e hanno concluso - La magistratura deve calibrare i suoi doverosi interventi tenendo conto che comunque ora è necessario lavorare per mettere a norma la discarica, pena il peggioramento delle condizioni di lavoro, delle condizioni ambientali e di vita".


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